pp.208 brossura con ill. b/n
La pizzica salentina è una danza praticata attualmente da un numero crescente di persone come attività del tempo libero, d’incontro, di sviluppo personale o di terapia. Negli ultimi anni lo scenario della danza popolare si è arricchito anche grazie alla diffusione di corsi per poterla apprendere, presenti non solo nel Salento, ma anche in tutta Italia e all’estero. In questo libro l’autrice esamina il processo d’istituzionalizzazione della pizzica nella cornice teorica dell’antropologia della danza, analizzando la danza stessa come attività sociale per i modi in cui si lega con la socialità e l’identità di un territorio. L’autrice fornisce una visione ampia e dettagliata della nascita e della diffusione dei corsi di pizzica, presentando la tipologia degli insegnanti (di tradizione, innovativi e improvvisati), l’organizzazione delle lezioni, le metodologie di insegnamento e la creazione di un vocabolario coreutico. Vengono analizzate inoltre la figura della danzatrice di pizzica e le dinamiche legate a questa nuova "professione": criteri di selezione, retribuzioni, rapporto tra danzatrici e musicisti. Per ogni argomento trattato vengono messe in evidenza le innovazioni e le trasformazioni, avvenute negli ultimi anni, che hanno contribuito a creare l’immaginario attuale della pizzica salentina: una tradizione "inventata", nella accezione antropologica del termine, un complesso prodotto culturale che funziona altresì come veicolo di promozione del territorio e marcatore identitario. Il testo è, inoltre, denso di stralci ricavati da interviste e dal diario etnografico compilato nel corso della ricerca.