Il mito del tarantismo. Dalla terra del rimorso alla terra della rinascita

De Giorgi Pierpaolo
Dello stesso autore
Editore/Produttore: CONGEDO EDITORE
EAN: 9788880867784



pp.236 brossura ill.colori


Il mito del tarantismo rappresenta l'ultima fatica di Pierpaolo De Giorgi e chiude idealmente il periplo di un intenso lavoro ventennale intorno al tarantismo, interpretato all'insegna di una prospettiva mitica, cioè in una luce che ravviva i colori di una nobile origine, mai interamente passata e rimossa. De Giorgi illustra i risultati della sua ricerca e porta a sistemazione una serie di spunti e di riflessioni critiche interno al lavoro di Ernesto De martino, che non oscurano l'importante valore pioneristico e documentario de La terra del rimorso, ma ne mettono in evidenza aporie e contraddizioni di natura prevalentemente teoretica. De Martino si dibatte tra l'ipotesi di partenza, secondo cui il tarantismo va ricostruito nella sua <<originalità storica>> e nella sua <> e <>, e il <>,in cui si sofferma sul simbolismo dell'oistros (morso del ragno o serpe) e dell'aioresis (altalena, fune). L'etnologo napoletano, spinto da un contraddittorio storicismo in bilico tra Croce e Marx, nega in premessa ogni rapporto genealogico del tarantismo con pratiche e/o antecedenti ma lo concede implicitamente e surrettiziamente nel corso della trattazione, ponendo un'ipoteca non trascurabile sulla correttezzadel metodo seguito.

De Giorgi, che riprende gli studi di Marius Schneider, di Mircea Eliade e di Carl Gustav Jung, mette in luce le orogoni dionisiache del tarantismo e delinea un necessario passaggio dal vecchio approccio demartiniano, fortemente condizionato dal pregiudizio storico e basato sul pensiero magico, ad un'intepretazione nuova basata sul pensiero mitico. In questa prospettiva, ridimensiona il concetto di magia e ricolloca in un ambito razionale il mito, analizzandone i molteplici meccanismi. Come dovrebbe risultare chiaro dal lavoro di ricostruzione critica e di approfondimento che insieme con l'autore ho portato avanti io stesso, emerge con sufficiente chiarezza l'intero spessore gnoseologico e terapeutico del mito e dell'analogia. Questo insieme caleidoscopico di emergenze culturali, dove la musica e la danza, indagate con corretti strumenti etnomusicologici, svelano il proprio ruolo estetico accanto a quello rituale, ci fa comprendere come il Salento non sia la terra del rimorso ma la terra della rinascita (dall'Introduzione di Paolo Pellegrino)


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pp.236 brossura ill.colori


Il mito del tarantismo rappresenta l'ultima fatica di Pierpaolo De Giorgi e chiude idealmente il periplo di un intenso lavoro ventennale intorno al tarantismo, interpretato all'insegna di una prospettiva mitica, cioè in una luce che ravviva i colori di una nobile origine, mai interamente passata e rimossa. De Giorgi illustra i risultati della sua ricerca e porta a sistemazione una serie di spunti e di riflessioni critiche interno al lavoro di Ernesto De martino, che non oscurano l'importante valore pioneristico e documentario de La terra del rimorso, ma ne mettono in evidenza aporie e contraddizioni di natura prevalentemente teoretica. De Martino si dibatte tra l'ipotesi di partenza, secondo cui il tarantismo va ricostruito nella sua <<originalità storica>> e nella sua <> e <>, e il <>,in cui si sofferma sul simbolismo dell'oistros (morso del ragno o serpe) e dell'aioresis (altalena, fune). L'etnologo napoletano, spinto da un contraddittorio storicismo in bilico tra Croce e Marx, nega in premessa ogni rapporto genealogico del tarantismo con pratiche e/o antecedenti ma lo concede implicitamente e surrettiziamente nel corso della trattazione, ponendo un'ipoteca non trascurabile sulla correttezzadel metodo seguito.

De Giorgi, che riprende gli studi di Marius Schneider, di Mircea Eliade e di Carl Gustav Jung, mette in luce le orogoni dionisiache del tarantismo e delinea un necessario passaggio dal vecchio approccio demartiniano, fortemente condizionato dal pregiudizio storico e basato sul pensiero magico, ad un'intepretazione nuova basata sul pensiero mitico. In questa prospettiva, ridimensiona il concetto di magia e ricolloca in un ambito razionale il mito, analizzandone i molteplici meccanismi. Come dovrebbe risultare chiaro dal lavoro di ricostruzione critica e di approfondimento che insieme con l'autore ho portato avanti io stesso, emerge con sufficiente chiarezza l'intero spessore gnoseologico e terapeutico del mito e dell'analogia. Questo insieme caleidoscopico di emergenze culturali, dove la musica e la danza, indagate con corretti strumenti etnomusicologici, svelano il proprio ruolo estetico accanto a quello rituale, ci fa comprendere come il Salento non sia la terra del rimorso ma la terra della rinascita (dall'Introduzione di Paolo Pellegrino)

Dettagli
DatiDescrizione
EAN9788880867784
AutoreDe Giorgi Pierpaolo
EditoreCONGEDO EDITORE
Data pubblicazione2008/07
CategoriaTarantismo
Pagine219
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