pp.224 brossura
Quali furono, in Puglia, le conseguenze della legislazione antisemita, varata dal fascismo in Italia tra l'estate e l'autunno del 1938? E quali settori della società privata e della vita pubblica colpì maggiormente? Questo volume ricostruisce i provvedimenti razziali, la propaganda e la persecuzione contro gli ebrei in una regione apparentemente periferica, dove invece lo spirito di accoglienza aveva schiuso gli orizzonti e maturato fermenti culturali. Ad alimentarli ulteriormente provvedeva la presenza e l'attività editoriale di casa Laterza e di altri poli di irradiazione. La narrazione, che attinge a testimonianze e documenti in parte inediti, ripercorre le vicende tragiche di famiglie e persone, ma si accentra in particolare su settori e istituzioni di rilevante interesse pubblico: la scuola e l'università, che videro l'espulsione dei docenti ebrei, il mondo dell’informazione, con particolare attenzione alla funzione assunta dalla «Gazzetta del Mezzogiorno», quotidiano nazionale, diffuso soprattutto in Puglia e nelle regioni limitrofe. In queste pagine, l'Istituto pugliese per la storia dell'antifascismo e dell'Italia contemporanea perfeziona indagini avviate una decina d'anni fa, in collaborazione con l’IRRSAE Puglia, l’Archivio di Stato di Bari e diversi organismi scolastici. I risultati di questa nuova pubblicazione, che include, tra le altre, le testimonianze di Max Mayer, Laslo Brull, Michele Cifarelli, Tommaso Fiore e Vera Levi Finzi, costituiscono un'occasione di riflessione sul complesso fenomeno del razzismo e dell’intolleranza, tipici del totalitarismo fascista, che ha avuto effetti rilevanti anche nella realtà pugliese alla fine degli anni Trenta.
L'autore
Vito Antonio Leuzzi dirige l’Ipsaic. Autore di saggi sulla Puglia e il Mezzogiorno, ricordiamo, per i nostri tipi, la cura, insieme a Giulio Esposito, della “Puglia dell’accoglienza” (2006) e “Benvenuto Max” (2007, in collaborazione con Giuseppina Boccasile).
Mariolina Pansini è funzionario dell'Archivio di Stato di Bari. Ricordiamo, tra i suoi saggi, il contributo a “Puglia e Albania nel Novecento” (Nardò 2008).
Giulio Esposito, ricercatore Ipsaic, insegna nei licei. Tra i suoi lavori, ricordiamo “In cammino per la libertà” (Bari 2008, in collaborazione con V.A. Leuzzi).