pp.336, brossura
Sessanta testimonianze orali aprono un varco storicamente inedito sul primo cinquantennio della Repubblica Italiana (1944-94), restituendo la parola ai socialisti di Puglia. La materia viva raccolta e trascritta è un archivio di fonti sonore in grado di veicolare personalissime e irripetibili immagini storico-politiche, consultabili anche in termini di analisi storiografica, soprattutto se comparate ad altre fonti. Di qui, l'intrinseco valore archivistico e documentaristico di un testo orale inedito e corale. Due generazioni di socialisti hanno parlato: accadimenti, mentalità, costumi e consumi culturali del Novecento irrompono in questi anni rassegnati, con memorie che oltrepassano schieramenti e correnti intersecandosi in un unico impianto narrativo. Parlamentari, dirigenti, segretari, militanti di partito, uomini e donne di Puglia che hanno rappresentato il Partito Socialista Italiano, o che con esso hanno condiviso momenti politicamente significativi, raccontano le gesta, le passioni e le delusioni delle storie che del partito e della Regione hanno fatto la Storia.
Fatti e nomi della microstoria restituiscono un'idea complessiva e costruiscono un'immagine autentica del partito socialista, non assimilata dai media, e svincolata da interessi elettorali. La libertà di espressione garantisce alla memoria, e ai mediatori culturali capaci di veicolarla nel presente, uno spazio di trasmissione cognitiva, oltre che di autocoscienza politica.
L'autore
Gianvito Mastroleo, Presidente della Fondazione “Giuseppe Di Vagno (1889-1921)”, avvocato, militante e dirigente socialista, prima del PSI oggi del PS, Presidente della Provincia di Bari e dell’UPI ha ricoperto numerosi incarichi pubblici. E' autore, tra l'altro, di L’identità ritrovata (Edimez, 1983), Gli intoccabili di casa nostra (Adriatica,1993), Garofano Rosso (2003), Socialismo i identità nella Puglia degli anni 2000 (Progedit, 2007). Collabora a giornali e riviste, è direttore della rivista “Quaderni della Fondazione”.