pp.147, brossura 15x21
Una sfida tra epoche e personaggi, misteri e sublimazioni. Un'avventura interminabile.
Il vento Ares, il vento che quando meno te lo aspetti entra impetuoso nelle vesti, sulla pelle, con movimenti sinuosi, lenti, avvolgenti, fluttuanti.
Il vento Ares, quando soffia, ti ricorderà di me e della mia persona, dei miei capelli e delle mie labbra, del mio corpo e della mia anima...
Ares, il vento!
Gli Dei lo avevano chiamato, le Ninfe lo avevano avvertito. Svegliatosi all'improvviso da un sonno ingannevole, Ares scopre che quel viaggio che lo stava riportando in Italia con la sua dolce Elettra, sposa ritrovata dopo tanti affanni, è stato solo pura fantasia, immaginazione o qualcos'altro.
La prua della nave è girata dall'altra parte e di fianco a lui c'è ora quella dolce creatura bionda di nome Anja che tanti, tanti problemi aveva riservato. Tra tanti particolari, due sono fondamentali nella lettura della situazione: lui conosce bene lei, la sua storia, i suoi comportamenti, i suoi rituali, ma lei non conosce nulla del passato appena trascorso, quando in una drammatica giornata era stata respinta per sempre da Ares presso il teatro di Dodona. Prende nuovamente corpo una sfida tra epoche e personaggi, misteri e sublimazioni; un'avventura interminabile cominciata sul finire di una storia consumata e mai risolta.