pp.380 illustrato interamente fotografico a colori f.to 17x17 rilegato
Vi siete mai chiesti come si manifesterebbe alla vista e alla esperienza di viaggio un Salento guardato camminando lentamente a piedi e senza mai muoversi dal bordo del mare? Il nuovo libro di Marcello Moscara è il racconto fotografico di un camminare solitario, lento e silenzioso, fatto tutto a piedi mantenendosi sempre sulla linea di confine tra la terra e il mare. Passo dopo passo, giorno dopo giorno, il fotografo viaggiatore si è mosso dall’Adriatico allo Ionio percorrendo 250 chilometri in quindici giorni, in un mese di maggio. Nelle pagine accompagnano le immagini dell’autore poesie inedite di Pierluigi Mele.Testi in italiano e inglese.
Ecco la luce, le mille luci del Salento riflesse dal mare e nel mare: e poi i luoghi le persone le cose che sono riusciti a mantenere l’incanto.
E dell’incanto fanno parte, riflessi nelle pagine di questo bel libro, gesti e voci di pescatori, orme di viandanti, suoni di bande in riva al mare e voci di poeta, quel poeta (Pierluigi Mele) che il fotografo incontra e di cui trascrive, in alcune pagine, i canti. “Il Salento è una terra di miraggi”, scriveva Guido Piovene; e descriveva una pianura tutta marina spazzata dai venti tra mare e mare. I riverberi, i luccichii, i soffi dei due mari, diceva lo scrittore, sembrano quasi incontrarsi a mezz’aria: così tutto si presenta lucido come se fosse avvicinato da un effetto ottico ed insieme ingannevole”. “Nel Salento ho visto anch’io moltitudini di miraggi”, racconta Marcello Moscara, citando Piovene nella sua introduzione al bellissimo “Salento Lungomare”. “E per risalire alla loro origine mi sono messo a camminare”. Ne è nato questo libro: un libro per viaggiare.