NON E` PETROLIO

Ceschin Federico Massimo
Dello stesso autore
Editore/Produttore: CLAUDIO GRENZI EDITORE
EAN: 9788884317100



PP.148, brossura. (Edizione Speciale Aggiornata). - Un paese si percepisce "bello" non soltanto perché dotato di antichi patrimoni ereditati dal passato, da sfruttare parassitariamente come "pozzi petroliferi" nella logica della rendita di posizione, ma perché decide strategicamente di puntare su fattori finora ritenuti "inusuali" o "non fruttiferi" come la cura dei beni comuni, la manutenzione dei paesaggi e della qualità urbana, il benessere e la felicità dei cittadini. Facendo leva sugli asset che ci vengono riconosciuti globalmente come motivi di posizionamento e che incrementano l’attrattività del nostro Paese: la dimensione sociale dolce delle comunità locali, la qualità della vita nei territori di provincia, l’entroterra con la sua agricoltura e il suo artigianato di eccellenza, le piccole imprese familiari e quell’industria creativa e culturale che continua eroicamente a realizzare "made in Italy". Appare inevitabile e urgente contribuire ad affermare una nuova "economia della bellezza", disciplina forse non ampollosamente accademica ma capace di affondare le proprie radici nel concetto di "ecologia profonda", permearsi di nuove tecnologie e approcci social di "pensiero collettivo" e rallentare fino a procedere a passo d’uomo - magari lungo antichi percorsi ricchi di storia, di leggende e di motivi di narrazione - per aiutarci a ridisegnare il brand "Italia" attraverso la riscoperta di ciò che siamo: un piccolo lembo di terra proiettato nel Mediterraneo che affronta il presente ritrovando fiducia nel futuro, abbandonando ottocentesche miopie e campanilismi per tornare ad esercitare un ruolo di imprescindibile crocevia di culture, migliore nelle differenze, più inclusivo ed accogliente, più europeo e persino più competitivo nei mercati.


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PP.148, brossura. (Edizione Speciale Aggiornata). - Un paese si percepisce "bello" non soltanto perché dotato di antichi patrimoni ereditati dal passato, da sfruttare parassitariamente come "pozzi petroliferi" nella logica della rendita di posizione, ma perché decide strategicamente di puntare su fattori finora ritenuti "inusuali" o "non fruttiferi" come la cura dei beni comuni, la manutenzione dei paesaggi e della qualità urbana, il benessere e la felicità dei cittadini. Facendo leva sugli asset che ci vengono riconosciuti globalmente come motivi di posizionamento e che incrementano l’attrattività del nostro Paese: la dimensione sociale dolce delle comunità locali, la qualità della vita nei territori di provincia, l’entroterra con la sua agricoltura e il suo artigianato di eccellenza, le piccole imprese familiari e quell’industria creativa e culturale che continua eroicamente a realizzare "made in Italy". Appare inevitabile e urgente contribuire ad affermare una nuova "economia della bellezza", disciplina forse non ampollosamente accademica ma capace di affondare le proprie radici nel concetto di "ecologia profonda", permearsi di nuove tecnologie e approcci social di "pensiero collettivo" e rallentare fino a procedere a passo d’uomo - magari lungo antichi percorsi ricchi di storia, di leggende e di motivi di narrazione - per aiutarci a ridisegnare il brand "Italia" attraverso la riscoperta di ciò che siamo: un piccolo lembo di terra proiettato nel Mediterraneo che affronta il presente ritrovando fiducia nel futuro, abbandonando ottocentesche miopie e campanilismi per tornare ad esercitare un ruolo di imprescindibile crocevia di culture, migliore nelle differenze, più inclusivo ed accogliente, più europeo e persino più competitivo nei mercati.

Dettagli
DatiDescrizione
EAN9788884317100
AutoreCeschin Federico Massimo
EditoreCLAUDIO GRENZI EDITORE
Data pubblicazione01/07/2018
CategoriaSaggistica
Pagine147
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