pp.128 La poesia di Gëzim Hajdari appartiene di diritto a quella che ormai si suole chiamare poesia dell`"esilio". Nasce dunque da un ceppo che ha dato origine, soprattutto nell`età moderna, a straordinarie figure e metafore della condizione umana. Si tratta di un corpus la cui tradizione è data dallo sradicamento da ogni tradizione, l`identità dal confronto con elementi in cui non ci si può riconoscere, la sua forza da una rabbia politica che non concede compromessi, la meta dal ricordo di una patria che si vorrebbe ma non si può dimenticare. GËZIM HAJDARI è nato nel 1957 ad Hajdaraj (Lushnje). Dal 1992 vive in Italia. Presente in più di venti antologie pubblicate in diversi paesi, traduttore di poeti italiani in albanese e viceversa, è autore dei seguenti volumi: Erbamara, Antologia della pioggia, Ombra di cane, Sassi controvento, Corpo presente. Insieme a Roberto Severino ha curato, per la Georgetown University di Washington, l`antologia dei più noti poeti esuli e migranti che vivono in Italia e scrivono in italiano.