pp.192, brossura
È il 1521 e Piri Re'is, il corsaro cartografo di Solimano il Magnifico, si è avventurato nell'Adriatico meridionale con la sua nave e il suo equipaggio. Sorpreso da una burrasca, fa naufragio sulle coste salentine, salvandosi insieme a un pugno di uomini, i suoi più fedeli compagni. Rimasto con pochi mezzi in territorio nemico, il coraggioso capitano troverà sulla sua strada molti pericoli, un vecchio amico, una maga ammaliante, un giovane erudito e un pavido barone. Quasi incastrato in questo microcosmo periferico, nel piccolo feudo di Burbanio, Piri Re'is si ritrova a fare i conti con i dubbi della vecchiaia e arriva a scoprire che quella "vacanza" non è stata dettata da un caso: la terra d'Otranto rievoca in lui duri ricordi d'infanzia, là dove tutto aveva avuto inizio.