Occhilupo Antonia
pp.350 brossura
Antonia Occhilupo ci racconata del suo "incontro" con la miastenia e il tumore. La scrittura diviene qui mezzo per esorcizzare la malattia, per renderla in qualche modo compatibile con la vita.
L'autrice nel racconto riesce a salvare una "certezza" messa anch'essa in pericolo dalla malattia: la famiglia. Il libro ne è testimonianza toccante di come gli affetti più autentici possono "salvarci".
La sofferenza della donna diventa occasione per ricordare momenti struggenti dell'infanzia, per comunicare gli istanti più drammatici, per interpretare tecnicamente sogni carichi di simbolismi, per fissare sensazioni ed emozioni intensissime.
L'autrice non prescrive ricette su come eliminare il dolore, offre però i mezzi per trasformarlo in un'esperienza che può arricchire chi è costretto a viverla.
Il libro insegna come, nella malattia, si possa sfidare la morte per raggiungere una nuova pienezza di vita: attraverso la speranza, il sorriso ed il sogno, "anche ridotti a lumicino".