pp.178 brossura
La Torino “magica” e una donna vissuta sei secoli fa, un viaggio verso sud fino all’Antartide, un commesso viaggiatore che attraversa la tundra finlandese, una megalopoli del 2075, la cella di un condannato a morte, un mercato putrescente invaso da eroinomani, una persona che ha smarrito i propri ricordi, questo è il percorso che si spalanca davanti a Giovanni, impiegato quarantenne che ritrova casualmente alcuni racconti nel ripostiglio di casa.
Giovanni legge i testi con una curiosità crescente, formula congetture sull’identità dell’autore, cerca di rintracciarlo, fino a quando sarà l’autore a contattare lui facendogli trovare un biglietto con le istruzioni per il “Gioco”.
Il protagonista si ritroverà coinvolto in una vicenda misteriosa di cui ignora il senso e gli obiettivi, quasi una caccia al tesoro in cui la distanza tra lui e i personaggi dei racconti tende a diminuire e a sfumare.
In questo modo Giovanni conosce Monica che sembra “uscire” dalle pagine di un racconto e assumere una consistenza reale, accompagnandolo lungo le tappe del Gioco, come un moderno Virgilio in sembianze femminili, fino al sorprendente scioglimento finale.
CLAUDIO MARTINI nasce a Taranto nel 1954 e si trasferisce a Torino con la famiglia nel 1956. Psicologo, ha lavorato a lungo in America Latina. Ha pubblicato quattro libri di saggistica nel campo della ricerca sociale e dei movimenti di alternativa alla psichiatria, di cui uno in spagnolo, nonché numerosi saggi scientifici e la raccolta di racconti brevi Sguardi (2004). Con "Diecimila e cento giorni" (Besa) è arrivato finalista al Premio Nabokov 2007 e Carver 2007.