pp.215 brossura 17x24 ill.b/n
Riflettere sui motivi, le occasioni e le tensioni che portarono una comunità ad adoperarsi perché rimanesse un segno forte del legame ideale con i suoi caduti della grande guerra del 1915-18 pare inutile almeno per i seguenti motivi:1. Depurato dagli orpelli della retorica e dalla strumentalizzazione politica, è comunque un richiamo a valori `alti`. 2. Ripropone il motivo della identità, di ciò che qualcuno ha definito il "genius Ioci"; quel riconoscersi in alcuni momenti come parte di un tutto, quel condividere, al di là delle differenze specifiche, le scelte di fondo. 3. Ci aiuta ad apprezzare un`opera, il Monumento ai Caduti di Casarano, alla cui realizzazione furono in molti a dare il loro contributo, in una forma spesso significativamente partecipata; ed a conoscere un artista, Renato Brozzi, che occupa un posto non secondario nella storia dell`arte di questo secolo. 4. Può sollecitare infine i giovani ad un`ulteriore riflessione sull`inutilità della guerra, sullasua irrazionalità; potranno forse capire che la "Vittoria" celebrata è, certo, quella storica del generale Diaz sugli eserciti austro-ungarici, ma è soprattutto quella morale sulla stupidità.