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Il lavoro propone la ricostruzione artistica, intellettuale ed umana della figura di Alberto D’Aversa (Casarano 1920 - San Paolo del Brasile 1969). Diplomatosi in regia presso l’Accademia d’Arte Drammatica di Roma diretta da Silvio D’Amico, filma nel 1949 Una voce nel tuo cuore, con Vittorio Gassman protagonista. Nel 1950, come altri intellettuali italiani che lo avevano preceduto (Adolfo Celi, Luciano Salce, Ruggero Jacobbi), si trasferisce in Argentina e successivamente in Brasile, dove finisce i suoi giorni all’età di soli 49 anni (la sua morte sarà segnalata in Italia dal quotidiano l’Unità). Nei due paesi sudamericani (ma soprattutto in Brasile) si afferma come regista cinematografico e teatrale, fornendo un contributo determinante alla loro crescita culturale nei campi di sua competenza. Notevole anche il ruolo avuto come docente nelle principali sedi universitarie ed istituzioni, come vivace ed appassionato critico teatrale, ma anche come combattente e ‘resistente’ contro ogni forma di censura. L’attività svolta da questo importante intellettuale salentino, che lo ha portato ad avviare – tra gli altri (e per citare quelli più noti al lettore italiano) – relazioni proficue e significative con Jorge Luis Borges (Argentina) e Jorge Amado (Brasile), è praticamente ignorata in Italia. Questa ricerca intende colmare una lacuna, per tanti aspetti inspiegabile.