Chilometri d'amore nell'obiettivo. Il Salento di Giuseppe Palumbo (1889-1959) (RISTAMPA)

Laudisa Ilderosa
Dello stesso autore
Editore/Produttore: EDIZIONI DEL GRIFO
EAN: 9788869942181



NB : l'ultima copia disponibile presenta la copertina leggermente scambiata nei colori rispetto ai colori originali

Ristampa 2020 - Opera esclusiva di grande formato (cm 21 x 29,7), di circa 530 pagine, stampata su carta patinata e con una copertina su cartoncino plastificato.

L’Archivio Fotografico Palumbo, consistente in 1740 fotografie, fu donato dall’autore con legato testamentario nel 1959 al Museo Provinciale di Lecce. Per tanti decenni questo prezioso patrimonio della nostra cultura, in cui troviamo rappresentati, ma anche interpretati, aspetti etnografici, artistici, sociali e paesaggistici, è stato compulsato da numerosi appassionati e studiosi. Fino ad oggi ci si è limitati fondamentalmente ad un prelievo delle sue immagini, che sono state pubblicate in varie occasioni, senza porsi alcuna domanda sulla sua personalità e non di rado senza citare l’autore.

La stessa cosa del resto è accaduta anche con molte sue pubblicazioni, che sono state utilizzate, senza poi citarle. Fra tutte le sue fotografie si sono preferite quelle di carattere etnografico, che rispecchiano tradizioni e costumi ormai del tutto tramontati, sia della sua amata Grecìa, sia della colonia albanese di San Marzano.

Immagini che ci raccontano di persone di un secolo fa, che non ci sono più, come tanti luoghi e monumenti del Salento da lui fotografati. Molto interessanti furono inoltre le sue riflessioni di carattere socio-antropologico, che gli permisero di evidenziare ruoli e comportamenti nella società di tipo agrario. Molte fotografie di Palumbo non sono state osservate con la giusta attenzione che avrebbe permesso di rilevare, in una corretta prospettiva culturale, l’originalità della sua ricerca.

Per primo osservò, ad esempio, il valore urbanistico della frequente colonna angolare nella città di Lecce o anche l’attenzione pionieristica per i puteali (antichi parapetti dei pozzi, molti ormai scomparsi), le barocche guglie votive o gli "osanna", i prodotti della ceramica popolare salentina, i variopinti tessuti "ormai introvabili" della popolazione della Grecìa salentina


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NB : l'ultima copia disponibile presenta la copertina leggermente scambiata nei colori rispetto ai colori originali

Ristampa 2020 - Opera esclusiva di grande formato (cm 21 x 29,7), di circa 530 pagine, stampata su carta patinata e con una copertina su cartoncino plastificato.

L’Archivio Fotografico Palumbo, consistente in 1740 fotografie, fu donato dall’autore con legato testamentario nel 1959 al Museo Provinciale di Lecce. Per tanti decenni questo prezioso patrimonio della nostra cultura, in cui troviamo rappresentati, ma anche interpretati, aspetti etnografici, artistici, sociali e paesaggistici, è stato compulsato da numerosi appassionati e studiosi. Fino ad oggi ci si è limitati fondamentalmente ad un prelievo delle sue immagini, che sono state pubblicate in varie occasioni, senza porsi alcuna domanda sulla sua personalità e non di rado senza citare l’autore.

La stessa cosa del resto è accaduta anche con molte sue pubblicazioni, che sono state utilizzate, senza poi citarle. Fra tutte le sue fotografie si sono preferite quelle di carattere etnografico, che rispecchiano tradizioni e costumi ormai del tutto tramontati, sia della sua amata Grecìa, sia della colonia albanese di San Marzano.

Immagini che ci raccontano di persone di un secolo fa, che non ci sono più, come tanti luoghi e monumenti del Salento da lui fotografati. Molto interessanti furono inoltre le sue riflessioni di carattere socio-antropologico, che gli permisero di evidenziare ruoli e comportamenti nella società di tipo agrario. Molte fotografie di Palumbo non sono state osservate con la giusta attenzione che avrebbe permesso di rilevare, in una corretta prospettiva culturale, l’originalità della sua ricerca.

Per primo osservò, ad esempio, il valore urbanistico della frequente colonna angolare nella città di Lecce o anche l’attenzione pionieristica per i puteali (antichi parapetti dei pozzi, molti ormai scomparsi), le barocche guglie votive o gli "osanna", i prodotti della ceramica popolare salentina, i variopinti tessuti "ormai introvabili" della popolazione della Grecìa salentina

Dettagli
DatiDescrizione
EAN9788869942181
AutoreLaudisa Ilderosa
EditoreEDIZIONI DEL GRIFO
Data pubblicazione01/12/2019
CategoriaIllustrati & Fotografici
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