pp.58 brossura
"Le pietre parlano, sussurrano, narrano le vicende umane". Una gita turistica a Lecce si trasforma in un incontro di anime. Nadia, giovane donna del nord Italia abbandonata dal padre ancora bambina, viene inconsapevolmente travolta dalla bellezza di Lecce, una cittadina a misura d'uomo. I monumenti le regalano sensazioni nuove, nella bellezza dell'arte scorge l'umanità delle vicende e soprattutto il valore delle radici. La città non è immobile tra le sue pietre ben scolpite, ma si anima sulla brezza dei sentimenti, sino quasi a trasfigurarsi nei panni dell'essere umano. Inevitabile dunque è l'intreccio emotivo tra città e persone. Lo spirito di una donna vissuta in quei luoghi la guida in un percorso fantastico e spirituale in cui ritroverà se stessa e prenderà coscienza del suo problema. Il sottile filo del mistero dell'infinito passa anche attraverso la conservazione del ricordo. I ricordi, infatti, rappresentano lo strumento più potente per oltrepassare la barriera del tempo che scorre inesorabile e per mantenere vive le tradizioni e i valori in esse custoditi.