pp.244, brossura
Un noto e stimato docente universitario, cultore del teatro di Strindberg, viene assassinato, inaspettatamente, da un killer di professione.
Il commissario Santoro, coadiuvato dall’ispettore Lo Palco, si occupa dell’indagine che appare subito molto intricata e complessa poiché sfuggono sia il movente che il mandante dell’omicidio. Tuttavia, con metodo e criterio, ben corroborato dall’ottimo caffè di Demoz, il tenace e sagace commissario conduce in porto l’investigazione risolvendo, in maniera assai imprevedibile, il difficile caso.
Sullo sfondo della vicenda una città di provincia sonnecchiante su antiche vestigia culturali tra le quali emergono, ancora vividi, sprazzi di antica saggezza troppo spesso ignorati da una società borghese ingessata da gretti pregiudizi e da illusori idoli.
Piero Grima è nato a Bari ma vive e lavora a Lecce e nel Salento ha ambientato le inchieste del commissario Santoro. Dopo un primo periodo di opere letterarie introspettive e certamente molto “sofferte”, Grima, obbedendo a un’antica passione, si dedica al romanzo poliziesco guidando tra dedali intricati e avventurose vicende l’ineffabile commissario Santoro e il suo fido ispettore Lo Palco.
Ha pubblicato: La strada degli alberi, L’uomo che rubava la luna, Il caffè delle rose, Orme, Kalem, Occhi di cenere, Quando sorge la luna d’agosto, I sogni dell’alba, Chi ha ucciso Maddalena?, Rosso scarlatto, Tingo Maria, Nudo al caffè, Sapori e delitto.