pp.160 brossura
In questo toccante memoiale, l'autrice racconta le sue esperienze di bambina ebrea rifugiata e cresciuta nell'Italia occupata dai nazisti. Gertrude Goetz nasce a Vienna dive vive i primi anni spensierati della sua infanzia. Con l'annessione dell'Austria alla Germania nel 1938 e la deportazione di suo padre nel campo di concentramento di Dachau, lei e tutta la sua famiglia sono costretti a cercare rifugio in Italia. Il viaggio di Gertrude e dei suoi genitori dal Brennero all'estremo lembo meridionale della Puglia si compie in più tappe ed è segnato da incontri con diverse persone che, spesso incuranti delle concezioni politiche dominanti o del loro coinvolgimento con il governo, prestano l'aiuto necessario a chi ne ha bisogno. Finchè di fronte all'azzurro del mare del Salento Gertrude riscopre la libertà. Dal liro emerge una visione estremamente variegata di un perodo travagliato della storia d'Italia, ricca di riflessioni sui vfalori più profondi della vita umana e del suo senso effettivo.