pp.192 brossura 14x21 Il rapporto tra il pressupposto e l`opera effettiva così stretto e consequenziale è eccezzionalmente intrinseco. Non si tratta della interdipendenza che c`è in ogni auotre degno di questo nome, ma di una dichiarata finalità umana e civile di valore specialmente formativo, per cui si è potuto parlare formalmente di maieutica... C`è in Danilo non solo come desiderio ma come convincimento attivo la intersoggettività dell`espressione, più precisamente della scrittura. Per di più la lingua contiene potenzialità creative dalle quali germoglia il gusto e anche il bello del discorso umano, il fecondo. Mario Luzi Ho incontrato Danilo la prima volta, nel gennaio del 1957, a Partinico. Indimenticabile. Ricordo i seminari fatti insieme a Trappeto. Le parole più importanti erano consapevolezza, coscienza, coerenza tra metodo e dialogo. Una ispirazione per moltissimi.. Il Manifesto di Danilo resta un documento fondamentale per la società civile e anche per la lotta continua contro il potere abusivo da parte dello Stato e del Capitale. Resterà di Danilo nei secoli futuri il metodo maieutico. Il coraggio civile. La nonviolenza. Johan Galtung Nato a Ogliastro Cilento, vive in Agropoli, dove è stato ordinario di italiano e latino al liceo Alfonso Gatto. Fin dagli anni del liceo ha collaborato a quotidiani e periodici sia come cronista sia come saggista. La fraterna amicizia con Padre Giacomo, morto in concetto di santità nel 1987, ha segnato una svolta nella sua attività di scrittore. Per il sacerdote francescano è in corso il processo di beatificazione avviato a seguito della pubblicazione di alcuni libri dedicati al Servo di Dio, fra cui "Grazie, Padre Giacomo! - Il Novello Francesco in terra di Agropoli". Altrettanto significativa è stata la collaborazione con Danilo Dolci, al quale ha dedicato saggi su vari giornali, tra cui "Misure Critiche" dell`Università di Salerno e `9zione nonviolenta", la rivista fondata da Aldo Capitivi. Nel gennaio del 1998 ha fondato 114ssociazione `4mici di Da