pp.360 rilegato 17x24Un libro che è un lungo viaggio al termine della notte totalitaria, intrapreso da tre scrittori nei labirinti dispotici del secolo scorso. Esperienza decisiva e inflessibilmente ritenuta dalla memoria, sorgente oscura e feconda di affabulazioni storiche. Variazioni interminabili e più o meno enigmatiche nel ricordo e nella fantasia di scrittori-storici di tempi sciagurati. Ognuno con il suo stile, la prosa ciurmeria e barocca di Malaparte, l`affresco su parete di Pratolini, la tessitura umile e lenta di Silone. Guadati epoche e poteri, è rimasta in ciascuno una ferita, aureola di reduci contaminati. Una biologicità della politica e della storia li ha posseduti, la tenzone tragica che si è combattuta in Europa in una guerra dei trent`anni. L`arte del romanzo e del saggio storico, in Viva Caporetto! La rivolta dei santi maledetti, Kaputt, La pelle, Mamma marcia, Fontamara, Vino e pane, Il seme sotto la neve, La volpe e le camelie, La scuola dei dittatori, Uscita di sicurezza, Lo scialo, Allegoria e Derisione, fra i Venti e i Sessan-ta del XX secolo, racconta di inferni armati e ildi tribunali politico-ideologici da cui nostropresente storna pervicamente lo sguardo. Fascismo e comunismo, passioni e inganni, sono al centro dell`inchiesta saggistico-narrativa, la montagna,da scavare di Pratolini, Fe-terna guerra del Novecento per Malaparte, l`antro clandestino della rivoluzione sociale da cui uscire in salvo in Silone. I cattivi fantasmi della storia. Le impronte lasciate in essa dai testimoni come in una dimora di crimini. Storia e politica siglano in questi autori udaltissima nozione di frequenza, mondo nel mondo, pathos di militanza e di vita, sogno spezzato, incubo, terrore, infinita reminiscenza. E sempre ritornano come dovere e necessità della testimonianza di un passato insepolto. Che torna anche nell`effige accusatoria della rivelazione archivistica, della postuma chiamata in correità. Etica di acquisizione del vero, analisi narrativa dell`allucinazione e dell`errore, del rimorso e dell`espiazione, il romanzo storico della politica non può che scontrarsi con il formalismo agnostico della tradizione letteraria nazionale, pronta a interdire gli scrittori di cose e di eventi, mente l`ostinazione a frugare i ricordi, a aggirarsi fra tombe, e reliquie, disturba l`oblio di evanescenza e rimozione, storiografia di massa nell`Italia contemporanea.