Salameh Nabil - Haddad J.
pp.126, 11,5 x 18,5 Le poesie scelte di Joumana Haddad, che vengono pubblicate per la prima volta in Italia anche in arabo, sapranno farci da faro tra le righe di un illuminante saggio di Nabil Salameh, a dirci delle origini della musica araba, delle modalità del Maqam, passando per la danza, per la poesia mistica ed erotica, tracciando, tra le vicende vere o presunte della storia di Naìma, donna archetipo di un’intera cultura così ricca e preziosa, un ritratto inedito e attento di un mondo certamente contraddittorio, ma anche generoso, affascinante e misterioso. Questo il numero d’esordio di “Camminamenti, piccola collana di scritture in movimento”, diretta da Marthia Carrozzo. Un percorso editoriale che si propone di far dialogare la poesia con altri saperi e di usarne lo sguardo come lente particolare sul mondo. Il primo nucleo tematico, guarda al Mediterraneo e parte dal corpo come via privilegiata per la conoscenza di sé e dell’altro. Una musicista, una cantante, una poetessa, una ballerina vissuta ipoteticamente tra il Settimo e l’Ottavo secolo, Naìma fluttua oltre il tempo tra immaginario e realtà perché pur essendo, la sua, un’esistenza immaginata, la narrazione della sua storia s’innesta su avvenimenti reali e capitoli veri della storia politica e culturale della sua epoca, intrecciandosi alle vite dei personaggi che ne hanno costellato le pagine. Intrecciando le proprie vicende alla poesia di Joumana Haddad, la storia di Naìma ci accompagnerà in un viaggio esplorativo dei tessuti culturali, religiosi e politici del mondo arabo, offrendoci una narrazione più autentica, scevra da preconcetti e immagini stereotipate, dense di bellezza e di una rara sensualità.