Contenuti del Cd:
1. Le Tre Sorelle 05:20 (tradizionale)
2. Pizzica di San Marzano 07:05 (tradizionale)
3. Kali Nifta 03:00 (M. Costanzo - D. Palumbo)
4. Bona Crianza 03:08 (A. Galeandro - E. Pagliara)
5. O Andramu Pai (Klama) 04:32 (Franco Corlianò)
6. Vorrei Volare 04:31 (tradizionale)
7. Vitti doi rose (Stornelli) 03:16 (tradizionale)
8. Quindici anni 03:03 (tradizionale)
9. Sagne e Cozze 03:16 (E. Pagliara – E. Pagliara)
10. Pizzica macaria 05:35 (E. Pagliara - R. Hasa)
11. To To To 04:21 (tradizionale)
Enza Pagliara è tra le più conosciute interpreti a livello internazionale di musica di tradizione salentina, grazie a una fitta attività discografica e concertistica e alle collaborazioni con ensemble come Assurd e Orchestra Notte della Taranta. Nata a Torchiarolo, paese al confine tra le province di Brindisi e Lecce, la cantante ha saputo portare con rispetto la cultura musicale della propria terra oltre il naturale contesto sociale e familiare dove, per trasmissione diretta, l'ha spontaneamente appresa.
Da quindici anni canta sui palchi del mondo intero, dalla Cina al Brasile, le arie della cultura popolare del Salento, fatta di canti epico-lirici, leggende, serenate, dialoghi improvvisati in forma di stornelli, invocazione di santi per le guarigioni.
Bona crianza arriva dopo due dischi di largo successo, Donna de coppe (Unda Maris, 2002), distribuito in allegato alla storica rivista italiana World Music, e Frunte de luna (Unda Maris, 2008, AnimaMundi, 2009), album diventato ormai un vero e proprio cult della world music italiana e tra i più venduti della discografia salentina.
Il nuovo disco è un'altra tappa del percorso artistico e umano che Enza Pagliara condivide sin dall'inizio della sua carriera con il fisarmonicista e compositore Antongiulio Galeandro (qui anche autore di alcune musiche, arrangiatore e direttore musicale) e con il mandolinista e chitarrista Gianluca Longo. A questo nucleo si aggiunge il violoncellista Redi Hasa, già presente in Frunte de luna, che firma una delle pizziche di questo disco e alcuni arrangiamenti, e un ensemble di fiati e percussioni, preso in prestito dalla Fanfara Populara, che tratteggia le sonorità tipiche di una banda meridionale, richiamandone lo stile talora festoso altre volte lirico.
Bona crianza è infatti un disco che necessita del plurale “tradizioni”, sia per l'ampio repertorio di valzer popolari, stornelli, pizziche e serenate che lo distingue, sia per le scelte stilistiche che fondono, con «crianza» e naturalezza, la tradizione popolare a quella bandistica. Da sempre centrale nella vita dei paesi del Sud Italia, e in particolare pugliesi, la banda continua anche oggi a scandire i tempi di festa, rituali e religiosi delle comunità che da essa hanno appreso anche il repertorio sinfonico e operistico. Dall'incontro di queste due realtà musicali scaturisce un sound originale, leggero quanto trascinante.
Novità importante di questo disco è anche la presenza di tre brani scritti e composti dalla stessa Pagliara, con la collaborazione di Galeandro e Hasa. Accanto altri celebri del repertorio salentino, come "Kali nifta", che intonata con la partecipazione di Claudio “Cavallo” Giagnotti (leader dei Mascarimirì) recupera il dolente significato originario del testo con un arrangiamento sobrio, ottenuto grazie alla sensibilità ed esperienza bandistica del trombettista Giorgio Distante e del tubista Alessio Anzivino.
Il packaging è tutto in carta riciclata e il libretto interno di sedici pagine contiene le traduzioni in italiano e in inglese di tutti i testi.
Dalle note di copertina di Manos Tzanakakis (world music journalist and agent):
«Tra nuove interpretazioni di canti tradizionali e composizioni inedite ispirate agli stili tradizionali, Bona crianza è un impasto ben misurato di pizziche fragorose e belle, melodiche ballate popolari a ritmo di valzer. Enza Pagliara è una delle voci più importanti della penisola salentina ed esponente chiave a livello internazionale delle tradizioni musicali del sud Italia. Il suo canto espressivo, pieno di passione e intimità, rende queste canzoni così significanti oggi come ieri».
Musicisti
Enza Pagliara, voce, tamburello
Antongiulio Galeandro, fisarmonica, diret. musicale
Gianluca Longo, chitarra, mandola
Redi Hasa, violoncello
Mario Grassi, percussioni
Giorgio Distante, tromba
Alessio Anzivino, tuba
Claudio “Cavallo” Giagnotti, voce (in Kali nifta)
Claudia de Ventura, voce, organetto (in Vitti doi rose)
Franco Angiulo, Trombone (in Quindici anni)
Giorgia Santoro, Ottavino (in Quindici anni)