Narrando il basso Salento. Anni 40 50 60 - Tradizioni, culture, magie, cibi

EAN: 9788898791170



pp.370, brossura con illustrazioni b/n

… Il tempo "perduto" che l'Autrice vuole proporre e salvare non è anacronistica laudatio temporis actis, né un corteo storico da sagra estiva e neppure un recupero di mera documentazione che farebbe la felicità di un antropologo.
E' invece, un atto d'amore dell'Autrice che indaga la realtà culturale del basso Salento nel trentennio 1940-1970 e di proposito si tiene lontana dal tono asettico della ricerca scientifica, procedendo a ricostruire, attraverso tessere pazientemente raggranellate, il mosaico variegato ma unitario di una quotidianità semplice, onesta e solidale, una civiltà di valori di cui abbiamo smarrito il senso fagocitati da un carpe diem che si esaurisce nell'effimero e ci rende incapaci di rinunce e di attese.
Fra le maglie della narrazione l'Autrice apre incisi, confronti e interrogativi che il diverso carattere tipografico qualifica come "cantucci" di manzoniana memoria, spazi per l'Autrice abituata all'intervento critico, stimolante se non addirittura provocatorio, movendosi tra la didattica vissuta e meditata, ricerca educativa e sociologica: e qui grazie ad una faticosa e paziente akoè condotta intervistando testimoni diretti ormai in via di estinzione, tra un passato valoriale solidamente radicato e il disorientamento esistenziale di oggi. Spazi non invasivi però: piuttosto pause anche per il lettore…
… Nessun tema è a sé, ma rimanda agli altri, tra omologie e contrasti, e si colloca organicamente nel più ampio tessuto unitario del racconto…

INDICE
Una poesia come prologo
Location e finalità
Una possibile "lettura" sociologica
La famiglia "al singolare"
Le culture(?!) del corpo
Mestieri e professioni
Lavori e occupazioni "al femminile"
I mestieri degli ambulanti
Vita di scuola e … dintorni
Il tempo libero e le attività ludiche dei bambini e delle bambine
Riti e tradizioni religiose
La Medicina popolare tra rimedi tradizionali e pratiche "magiche"
I rimedi contro gli influssi malefici
Gli adagi che aiutavano(aiutano?) a crescere
Cibi, ricette e dolci della tradizione salentina
Un epilogo in chiave narrativo-fantastica

Angela Guglielmi nasce a Marina di Leuca (LE).
Laureata in Materie Letterarie, svolge il ruolo di ricercatrice presso l'IRRE Puglia (Istituto Regionale di Ricerca Educativa), settore Politiche Formative.
In Italia e in Albania relaziona su tematiche: Disagio-svantaggio-handicap, Interculturalità, Valutazione e Continuità, Italiano come Lingua straniera per l'ANFE (Associazione Nazionale Figli Emigranti di Pescara).
Collabora e relaziona per l'AIOSP (Associazione Italiana Orientamento Scolastico e Professionale di Roma).
E' direttrice, relatrice e coordinatrice in percorsi di formazione e didattica nella Scuola di Base di molte scuole della Puglia.
Svolge attività di tutoraggio per laureande in Scienze della Formazione.
Collabora con il D.S.E. - RAI 3 (L'albero Azzurro); Telenorba;
Radio 1.
Pubblica: Orientarsi negli Orientamenti (proposta didattica in 8 voll.), Edital-Roma.
Buio nel sole, BookSprint Edizioni, Salerno 2011.
E' co-autrice in:
Il mio Italiano, (testo di Italiano per alunni della scuola Inferiore albanese), Irre Puglia, Bari 1996.
Didattica e Intercultura , Nico Tenerelli (a cura di), Stilo Ed. - Bari.
Ha scritto in Vita dell'infanzia su temi: Orientamento, Didattica operativa, Ipotesi di comunicazione nell'ambito familiare, Il linguaggio-corpo, Il corpo "suona".
Anche se lontana per lavoro, è rimasta fortemente legata alle sue origini.
Il testo Narrando il Basso Salento negli anni '40 - '50 - '60 (Tradizioni-culture-magie-cibi) vuol essere un modesto omaggio alla cultura e tradizioni della sua terra natìa.


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€ 18,00
Disponibilità: NON DISPONIBILE, ESAURITO O FUORI CATALOGO

pp.370, brossura con illustrazioni b/n

… Il tempo "perduto" che l'Autrice vuole proporre e salvare non è anacronistica laudatio temporis actis, né un corteo storico da sagra estiva e neppure un recupero di mera documentazione che farebbe la felicità di un antropologo.
E' invece, un atto d'amore dell'Autrice che indaga la realtà culturale del basso Salento nel trentennio 1940-1970 e di proposito si tiene lontana dal tono asettico della ricerca scientifica, procedendo a ricostruire, attraverso tessere pazientemente raggranellate, il mosaico variegato ma unitario di una quotidianità semplice, onesta e solidale, una civiltà di valori di cui abbiamo smarrito il senso fagocitati da un carpe diem che si esaurisce nell'effimero e ci rende incapaci di rinunce e di attese.
Fra le maglie della narrazione l'Autrice apre incisi, confronti e interrogativi che il diverso carattere tipografico qualifica come "cantucci" di manzoniana memoria, spazi per l'Autrice abituata all'intervento critico, stimolante se non addirittura provocatorio, movendosi tra la didattica vissuta e meditata, ricerca educativa e sociologica: e qui grazie ad una faticosa e paziente akoè condotta intervistando testimoni diretti ormai in via di estinzione, tra un passato valoriale solidamente radicato e il disorientamento esistenziale di oggi. Spazi non invasivi però: piuttosto pause anche per il lettore…
… Nessun tema è a sé, ma rimanda agli altri, tra omologie e contrasti, e si colloca organicamente nel più ampio tessuto unitario del racconto…

INDICE
Una poesia come prologo
Location e finalità
Una possibile "lettura" sociologica
La famiglia "al singolare"
Le culture(?!) del corpo
Mestieri e professioni
Lavori e occupazioni "al femminile"
I mestieri degli ambulanti
Vita di scuola e … dintorni
Il tempo libero e le attività ludiche dei bambini e delle bambine
Riti e tradizioni religiose
La Medicina popolare tra rimedi tradizionali e pratiche "magiche"
I rimedi contro gli influssi malefici
Gli adagi che aiutavano(aiutano?) a crescere
Cibi, ricette e dolci della tradizione salentina
Un epilogo in chiave narrativo-fantastica

Angela Guglielmi nasce a Marina di Leuca (LE).
Laureata in Materie Letterarie, svolge il ruolo di ricercatrice presso l'IRRE Puglia (Istituto Regionale di Ricerca Educativa), settore Politiche Formative.
In Italia e in Albania relaziona su tematiche: Disagio-svantaggio-handicap, Interculturalità, Valutazione e Continuità, Italiano come Lingua straniera per l'ANFE (Associazione Nazionale Figli Emigranti di Pescara).
Collabora e relaziona per l'AIOSP (Associazione Italiana Orientamento Scolastico e Professionale di Roma).
E' direttrice, relatrice e coordinatrice in percorsi di formazione e didattica nella Scuola di Base di molte scuole della Puglia.
Svolge attività di tutoraggio per laureande in Scienze della Formazione.
Collabora con il D.S.E. - RAI 3 (L'albero Azzurro); Telenorba;
Radio 1.
Pubblica: Orientarsi negli Orientamenti (proposta didattica in 8 voll.), Edital-Roma.
Buio nel sole, BookSprint Edizioni, Salerno 2011.
E' co-autrice in:
Il mio Italiano, (testo di Italiano per alunni della scuola Inferiore albanese), Irre Puglia, Bari 1996.
Didattica e Intercultura , Nico Tenerelli (a cura di), Stilo Ed. - Bari.
Ha scritto in Vita dell'infanzia su temi: Orientamento, Didattica operativa, Ipotesi di comunicazione nell'ambito familiare, Il linguaggio-corpo, Il corpo "suona".
Anche se lontana per lavoro, è rimasta fortemente legata alle sue origini.
Il testo Narrando il Basso Salento negli anni '40 - '50 - '60 (Tradizioni-culture-magie-cibi) vuol essere un modesto omaggio alla cultura e tradizioni della sua terra natìa.

Dettagli
DatiDescrizione
EAN9788898791170
Autore
Data pubblicazione2015/6
CategoriaTradizione & Folklore
Pagine370
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