pp.415 bross 18x24
(..) Nel paziente lavoro di Carlo e Francesco Accogli il numero non ha spazio. E' una raccolta del non misurabile. Le sensazioni, le memorie, le atmosfere di una tradizione orale condivisa, non necessariamente popolare. I canti, "li cunti", le storie e le leggende, il mondo contadino e le calme e calde voci vicino "allu focalire" quando il metallico rumore dei televisori accesi ancora non si sentiva. Non è un mondo remoto, morto e non più rintracciabile. E' ancora presente in testimoni attenti e vitali pur se non più giovanissimi. E' il mondo da cui deriviamo e che si fa sentire. Un mondo che i media non sono riusciti a distruggere né a contaminare. Il diverso e marginale, cosciente di sé e del suo valore, fa sentire la sua voce. Entrando nella chiesa "Nova", la più volte citata chiesa dei diavoli, si ha l'impressione che la furia dell'uomo, la sua cieca forza distruttrice, non ce l'abbia fatta a demolirla. Nonostante le ferite, la chiesa è sempre lì con i suoi muri, i colori che si intravedono e si possono immaginare, con le pietre che parlano ancora a chi voglia ascoltarle. Tutta la nostra Tricase è così ( ... ) Antonio G. Coppola
La raccolta di tradizioni orali, di usi alimentari, di pratiche relative al ciclo della vita umana e alla cultura materiale, di ritualità festive che qui si pubblica nasce dal bisogno, dichiarato dai curatori, di ritrovare la propria identità riconnettendo il presente al passato attraverso la memoria culturale quale è trasmessa da testimonianze edite, ma non a caso anche da rappresentazioni poetiche che della società di Tricase hanno fornito nel corso del tempo vari intellettuali. Un preciso progetto connota tale documentazione e la distingue da una "di emergenza", volta ossia ad attestare, attraverso il modello mentale della fretta, usi e costumi ormai in fase recessiva in un mondo che cambia, o quello della condanna per la permanenza di tali usanze nella società contemporanea in quanto segni di una arretratezza di pensiero del "popolo" . (Clemente, 2001: 194). Tale progetto rende conto pertanto anche della scelta metodologica di operare uno spoglio di fonti scritte, che sono organiche, concordi e immediatamente ordinabili. Ed è importante riflettere sull'idee sottese a tale lavoro, più che sull'analisi dei fatti culturali presentati ( ...) Anna Merendine