Xylella report. Uccidete quella foresta. Attacco agli ulivi secolari del Salento

Mastrogiovanni Marilù
Dello stesso autore
Editore/Produttore: IL TACCO D`ITALIA
EAN: 9788896286135



pp.128,brossura 17x24


Inchiesta investigativa in 128 pagine della pluripremiata giornalista Marilù Mastrogiovanni, uscita nel 2015 ma ancora attualissima che cerca di rispondere ad alcune semplici domande: perché gli ulivi del Salento stanno seccando? E’ certo che la responsabilità sia da addebitare solo alla xylella? A chi conviene sradicare questi alberi secolari?
Le risposte sono affidate a scienziati ed esperti, e al certosino lavoro di ricostruzione documentale della giornalista pugliese che ha messo insieme gli indizi disseminati da chi ha costruito a tavolino lo smantellamento di una foresta di sessanta milioni di alberi, un polmone verde unico al mondo. L’emergenza Xylella non è, infatti, una frode qualunque, ma un piano ad hoc per creare il problema e gestirlo entrando in possesso di sostanziosi fondi che, invece di sostenere i contadini, vengono poi dirottati altrove. E il libro svela soprattutto dove vanno a finire i soldi dell'emergenza.
Sullo sfondo, la battaglia non violenta di un manipolo di agricoltori che sale sugli alberi, gridando aiuto.
Dietro l’angolo colate di cemento sulle coste e la riconversione industriale degli uliveti secolari che nessuno vuole più.
La posta in gioco è l’identità di un popolo e una cassaforte stracolma di denaro. Che la politica gestisce in libertà


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pp.128,brossura 17x24


Inchiesta investigativa in 128 pagine della pluripremiata giornalista Marilù Mastrogiovanni, uscita nel 2015 ma ancora attualissima che cerca di rispondere ad alcune semplici domande: perché gli ulivi del Salento stanno seccando? E’ certo che la responsabilità sia da addebitare solo alla xylella? A chi conviene sradicare questi alberi secolari?
Le risposte sono affidate a scienziati ed esperti, e al certosino lavoro di ricostruzione documentale della giornalista pugliese che ha messo insieme gli indizi disseminati da chi ha costruito a tavolino lo smantellamento di una foresta di sessanta milioni di alberi, un polmone verde unico al mondo. L’emergenza Xylella non è, infatti, una frode qualunque, ma un piano ad hoc per creare il problema e gestirlo entrando in possesso di sostanziosi fondi che, invece di sostenere i contadini, vengono poi dirottati altrove. E il libro svela soprattutto dove vanno a finire i soldi dell'emergenza.
Sullo sfondo, la battaglia non violenta di un manipolo di agricoltori che sale sugli alberi, gridando aiuto.
Dietro l’angolo colate di cemento sulle coste e la riconversione industriale degli uliveti secolari che nessuno vuole più.
La posta in gioco è l’identità di un popolo e una cassaforte stracolma di denaro. Che la politica gestisce in libertà

Dettagli
DatiDescrizione
EAN9788896286135
AutoreMastrogiovanni Marilù
EditoreIL TACCO D`ITALIA
Data pubblicazione2015/04
CategoriaAttualità & Politica
Pagine130
Recensioni esistenti
Da leggere
5
Andrea 08/04/2022 10:29
Libro assolutamente da leggere per avere meglio comprensione su come sia iniziata la questione Xylella e di chi siano i protagonisti attorno a questa vicenda che ha devastato le nostre bellissime campagne
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Un'inchiesta con nomi, cognomi, circostanze
5
Ospite 19/02/2020 19:39
Un’inchiesta giornalistica densa come una spy story, costruita in oltre un anno di lavoro annodando uno a uno gli indizi disseminati da chi ha costruito a tavolino lo smantellamento della foresta di ulivi di Puglia. Sessanta milioni di alberi, un polmone verde unico al mondo, una regione magica e selvaggia con un inquietante lato oscuro: una sorta di vocazione per il disastro ambientale.
Del batterio xylella fastidiosa si conosce ancora molto poco, ma è l’escamotage per liberalizzare lo sradicamento di alberi (secolari e in alcuni casi millenari) finora intoccabili.
Dietro l’angolo, colate di cemento sulle coste e la riconversione industriale degli uliveti che nessuno vuole più. Un manipolo di agricoltori sale sugli alberi, gridando aiuto. La posta in gioco è l’identità di un popolo e una cassaforte stracolma di denaro. Che la politica gestisce in libertà.
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