pp.136 È una mattina assolata, come ce ne sono tante nell’estate salentina. Ora come negli anni Settanta, quando il Perugino, vicecommissario di origine umbra, fa il suo arrivo nella piccola stazione di Cursi. Con sé porta un carico di nostalgia, il ricordo delle estati passate a Todi in casa dei nonni, il suo amore per Chiara, la promessa sposa che lo attende a casa. È in una mattina come ce ne sono tante che nelle cave, appena fuori paese, lu ’Ntoni Sparapuddhasci viene ritrovato morto ammazzato. Accompagnato dall’instancabile ispettore Nino Sanscitarra, suo sottoposto e quasi amico, il Perugino, a capo dell’indagine, dovrà confrontarsi con le usanze del luogo e imbattersi nelle personalità del paese: il dottore e sua moglie, il veterinario di zona, la locandiera Marcella, il giovane parroco. Soprattutto, farà la conoscenza dello speziale e le sue figlie, della loro bottega e del terribile segreto che custodisce.