pp.123 Il Salento di Fiore è così: nostalgico da una parte ma intriso di misteriosa, sanguigna attualità. Tanto da sorprendere non poco quando, improvvisamente, il Poeta si sofferma in un afflato di tristezza e ripensamento, come nella poesia dedicata a Sogliano: La lacrima tua si ferma ogni sera; sui marciapiedi, o porta di ogni casa; e mi si stringe troppo forte. Non che di orgoglio mi ferisca; ma i lumi dei tuoi lampioni, forse, è tutta la tua luce. Una raccolta che ha per titolo ’Salento nel cuore’ ed ha -ce ne accorgiamo in questo momento, quasi come in una balenante intuizione- la giustificazione, la apparente delimitazione geografica di un lembo di terra del Sud, per proporci, senza apparire, una serie rilevante ed accorata di moti dell’animo universali e ricchi di tragicità. Annoveriamo Fiore, allora, tra i cantori della nostra terra: un aedo attento e sagace, sensibile e prezioso interprete dell’essenza impalpabile di ’salentinità’ che ci circonda da sempre ma che non è per nulla facile descrivere e riportare efficacemente all’attenzione di noi, distratti salentini contemporanei (Raffaele Polo).