pp.144 Estate 2005: due amici, uno neopatentato, l’altro in procinto di diventare maggiorenne, decidono di trascorrere una giornata in spiaggia e poi di andare al concerto dei Negramaro a Gallipoli. Adorano quella band e conoscono a memoria tutte le canzoni, ma per uno scherzo del destino non arriveranno mai a quel concerto. Trascorrono gli anni: l’assenza diventa presenza nel racconto di chi ha amato. Un uomo rivive attraverso i sogni segreti di suo figlio, che si inventa un nome e degli amici immaginari per sfuggire alla paura; attraverso il ricordo del padre, che nel dialogo con il mare affonda le sue malinconie di genitore che vive il lutto più atroce; attraverso i pensieri della donna che lo ha amato per dieci anni, in punta di piedi, scegliendo di restare sullo sfondo. Maria Pia Romano ci fa dono di una storia d’amore e di mare, il canto di un’assenza, un romanzo ambientato nel Salento, che con i suoi colori e la sua musica diventa luogo dell’anima dei personaggi, anime inquiete in cerca di risposte. Che la vita dà solo quando smetti di chiedere.