AA.VV.
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Cinque studi (estratti delle tesi premiate nel concorso "La taranta laureata" bandito dal Comune di Melpignano all'interno del progetto nazionale "La rete dei festival aperta ai giovani" promosso dal Ministero della Gioventù e l'ANCI) concorrono a delineare il complesso scenario in cui si muovono le dinamiche di valorizzazione e riproposta dei repertori popolari.
Soffermandosi sugli aspetti giuridici relativi alla tutela dei patrimoni immateriali, Gianni D'Elia analizza i più recenti provvedimenti legislativi in materia di definizione e tutela dei beni "demoetnonantropologici". Giulia Urso analizza i dati più significativi emersi nel corso di una ricerca della Bocconi di Milano sull'impatto economico-turistico del festival "La notte della Taranta", mentre Alexandra Rieder si addentra nella fitta trama dei rapporti tra tarantismo e letteratura, prendendo in esame alcune delle più recenti produzioni letterarie.
Di carattere eminentemente etnomusicologico gli studi di Adriano Castigliego sulla "serenata nel Gargano", ricchissimo di informazioni musicali, storiche e organologiche sui repertori vocali e strumentali, e di Flavia Gervasi sul canto di tradizione orale nel Salento, in cui l'estesa conoscenza delle espressioni più salienti di una tradizione si accompagna a stimolanti riflessioni di carattere metodologico.