"Cumpa', tutt a post?" "None cumma', stoc accise, sto fatje per lu dische, prov, prov e controprov, l'anema sto mett!"
Ed e' proprio l'anima che c'e' in questo cd, l'anima di un artista che non fa un passo senza il suo strumento, il suo inseparabile compagno, l' ORGANETTO, come se ce l' avesse attaccato alla schiena, come se le dita non potessero scollarsi dai tasti...e per chi lo conosce, per chi lo ha visto preoccupato, stressato, stanco, eccitato e poi ancora agitato, per questo lungo e faticoso parto, capisce e sa, che qui c'e' il lavoro di anni, la passione quella vera, per il proprio lavoro.
Lucia Cisternino
Questo disco nasce per così dire sul campo, tra studi e rilevazioni, l’ ascolto di registrazioni storiche e, soprattutto, l’assidua frequentazione di anziani suonatori ed interpreti le cui indicazioni mi hanno consentito di esplorare meglio ambiti musicali non ancora sufficientemente indagati. In particolare, i repertori per organetto continuano ad essere trascurati a dispetto della centralità che questo strumento,a partire dalla fine del XIX secolo, ha assunto nelle musiche di tradizione e, ancor più, nella musica per danza.
Da qui l’idea di far rivivere, per il suo tramite, il repertorio più antico delle tarantelle, sia pure filtrato dalla sensibilità di un musicista che in questo modo ha voluto rendere il suo personale omaggio alla tradizione, riproponendone i moduli melodici con variazioni minime, quasi impercettibili.
L’area presa in esame si estende tra le province di Brindisi, Taranto e Lecce e include i comuni di Cisternino, Ostuni, Villa Castelli, San Vito dei Normanni, Carovigno, San Marzano di San Giuseppe, Lizzano, Muro Leccese, Copertino e Nardò.
Per la maggior parte delle tarantelle, riproposte in una sostanziale fedeltà alle versioni originali, ci si è ispirati direttamente al repertorio tradizionale per organetto, mentre per poche altre sono state operate delle trasposizioni da versioni per mandolino e violino, seguendo l’esempio degli organettisti tradizionali del secolo scorso.
Un lavoro analogo è stato fatto sul fronte vocale, avvalendosi della collaborazione delle migliori voci di riproposta al fine di recuperare antichi stili di canto, che conferiscono alle tarantelle una forza espressiva diventata sempre più rara, e per restituire all’ascolto anche le differenze stilistiche tra le diverse aree geografiche alle quali ci si è ispirati: mentre nella bassa Murgia e nel Salento settentrionale le tarantelle modulano alternando tonalità minori a quelle maggiori, nel Salento meridionale si predilige l’uso di una sola tonalità. Da notare però come le tarantelle più arcaiche, anche in molta parte dell’Italia meridionale, utilizzano il modo Lidio.
Un’ultima precisazione riguarda il sottotitolo,dove compaiono le tre denominazioni usate dai suonatori tradizionali per indicare le nostre più antiche danze “saltate”: tarantella, pizzica pizzica e taranta. Non ho usato il termine, oggi molto in voga, di pizzica tarantata perché non ne ho mai trovato riscontro nel linguaggio degli interpreti ed esecutori tradizionali al di fuori di Luigi Stifani dalla cui influenza deriva con ogni probabilità la diffusione del nome.
Massimiliano Morabito
Sendë na rionettë sunà
pizziche pizziche tarantelle e tarante
di Massimiliano Morabito
con le voci di Maria Monamarco, Pietro Balsamo, Enza Pagliara, Maria Mazzotta, Anna Cinzia Villani, Dario Muci
musicisti: Attilio Turrisi, Pietro Balsamo, Giancarlo Paglialunga, Marco Tuma, Gianluca Longo, Mauro Durante, Gianni Gelao.
arrangiamenti di Massimiliano Morabito e Attilio Turrisi
pubblicato da Squilibri
Tracklist
01. Taranta di San Marazano di San Giuseppe
02. Pizzica pizzica di Ostuni
03. Taranta di Copertino
04. Pizzica Pizzica di San Vito dei Normanni
05. Pizzica Pizzica di Muro Leccese
06. Pizzica Pizzica di Carovigno
07. Pizzica Pizzica di Cisternino
08. L'indiavolata
09. Pizzica Pizzica di Villa Castelli
10. Taranta di Lizzano
11. Mariella