Mastrolia Franco A.
pp.434
La ricchezza della Terra d’Otranto era legata all’agricoltura, in particolare alle produzioni e commercializzazioni di olio, vino, cereali prima degli anni Settanta, e tabacco che richiedevano diversi interventi sia pubblici sia privati. Una terra «tra due mari», ricchi di pesci, ma con parecchie carenze di cui risentirono anche le genti di mare che cercarono di associarsi, creare una scuola nautica, dar vita ad una compagnia di navigazione, mentre gli interventi statali per le opere portuali non furono sufficienti, per cui la grande occasione della Valigia delle Indie a Brindisi non fu sfruttata e la costruzione dell’Arsenale Militare Marittimo a Taranto creò non pochi problemi ai pescatori tarantini. Nei tredici capitoli, vengono sottolineati molteplici aspetti, poco conosciuti, distinti e separati ma visti nel loro insieme evidenziano i problemi e le difficoltà della popolazione otrantina, spesso legata al territorio e sempre pronta a reagire alle crisi periodiche.