pp.304, brossura (ristampa)
Un viaggio nella memoria: quella di Angelo, all’epoca del racconto - gli anni che precedono la Seconda Guerra Mondiale - appena quattordicenne. Affidato dal padre al capomacchia Nino per essere avviato al mestiere di carbonaio, egli parte con una squadra di una ventina di uomini a fare la "quaresima" (sarakostì, nell’antica lingua grika del Salento), a trascorrere cioè più di un mese nella macchia, per disboscare e costruire carbonaie. L’esperienza che il ragazzo fa si traduce in una vera e propria iniziazione alla vita adulta. Egli impara non solo le tecniche e i segreti di un mestiere faticoso e ormai scomparso, ma anche a sopravvivere immerso in una natura ostile, a sopportare i disagi della lontananza, e a capire gli uomini. I suoi compagni di lavoro hanno ognuno un carattere diverso, una storia, delle debolezze. Angelo impara a conoscerli e ad interagire con loro. Una sorprendente scoperta sconvolge tuttavia la faticosa e monotona quotidianità di quella vita, una scoperta che introdurrà il ragazzo in un mondo e in una storia più grandi di lui... Brani tratti da recensioni di Sarakostì "Una storia tutta salentina. () Uno splendido lavoro nel quale il ritmo della prosa si armonizza con quello della vita d’anteguerra; una grande forza narrativa rende il "respiro" dei paesaggi, mentre l’asciuttezza della lingua esprime con efficacia la natura chiusa eppure intensa dei vari personaggi." Portodimare. "Il libro non ha bisogno di grandi parole per essere descritto, basta dire semplicemente che è un libro bello ed intenso (…) un piccolo gioiello della nostra letteratura, non solo locale". Il Quotidiano "Un ragazzo. Tanti uomini. Un territorio. Un universo spesso solo maschile. Ci sono "cose" da scoprire in questo romanzo e c’è da cogliere anche il senso di condivisione da parte dell’autore verso quel mondo ormai non più esistente ma che fa parte comunque della vita e della memoria del Salento" - La Gazzetta del Mezzogiorno