Lingua contro lingua, il primo album dei Radiodervish, è diventato disco di culto per quanti nel frattempo hanno conosciuto ed apprezzato il gruppo. L’album suggerisce già dal titolo la chiave di lettura del percorso artistico dei Radiodervish, fin dalla loro nascita nel 1997: l’incontro fra lingue, culture, modi di vita e mondi differenti.
L’Occidente e l’Oriente si confrontano nel rispetto delle loro diversità alla ricerca di punti di contatto, dei fiumi sotterranei da cui attingono le differenti civiltà nella tradizione dei Fedeli d’amore, richiamata dal brano che contiene il titolo del disco.
Per fedeli d’amore s’intende quel movimento sempre esistito nella storia dell’umanità e composto da intellettuali, artisti, mistici, uomini, donne, angeli combattenti, persone che hanno contrastato ciò che oggi viene chiamato “pensiero unico”, il totalitarismo e il fondamentalismo, per affermare le ragioni della diversità, il fascino del meticciamento, sempre alla ricerca di punti di contatto.
Questo è il percorso dei Radiodervish che nasce con questo disco, in cui la musica si colloca in uno spazio senza frontiere dove l’acustico incontra il tecnologico, i testi stanno con le “radici al cielo” e traggono ispirazione soprattutto dall’Antico Testamento o dai testi del mistico sufi Rumi, per dare vita ad una dimensione in cui la parola è colta e sradicata al tempo stesso.
Pubblicato nell’ottobre del 1998 (Dischi del Mulo / Polygram Italia), con la produzione artistica di Fabio Recupero e Mauro Andreolli, il disco è stato inciso dai Radiodervish nel luglio di quello stesso anno nelle sale del Castello Episcopio di Grottaglie, vicino Taranto.
Presentato al Salone della Musica di Torino, vinse allora il Premio Ciampi come miglior debutto discografico dell’anno, ufficializzando la nascita dei Radiodervish: Nabil e Michele Lobaccaro.
Dal 2005 è tornato nei negozi di dischi con una ristampa, coprodotto dall’etichetta Cosmasola e da Il Manifesto CD.
Tracklist
Belzebù
Del bene e del male
Hennah
Due soli
Asfur
Taci, il nemico ti ascolta
Cosma sola
Fedeli d’amore
Ti protegge
Zaman