pp.176, brossura Quando il pullman si fermò è un vero e proprio viaggio nella memoria di Fulvio Giaracuni, che lasciandosi andare a un flusso di pensieri senza interruzioni e abbandonandosi con coscienza ai vari sentimenti a cui l’esistenza l’ha messo di fronte, si è raccontato intimamente, fino in fondo. Mia Signora Lo scrittore ci porta persino indietro nel tempo facendo coincidere l’inizio di tutto, come realmente è accaduto, con l’incontro avvenuto tra i suoi genitori. "Quando il pullman si fermò" nacque l’amore che portò a un matrimonio e a tutto ciò che venne dopo. Quello di Giaracuni è un libro genuino perché al di là dei buoni ingredienti che hanno reso questa storia godibile, c’è l’autenticità della vita, con i suoi alti e bassi, con le sue tante storie, con le emozioni spesso contrastanti ma quasi sempre fondamentali per chi le vive. Non secondario, ma anzi parte integrante delle vicende, sono i luoghi in cui il racconto si esprime. Fulvio Giaracuni mostra quanto sia vitale l’attaccamento alla sua terra e quanto contino le proprie origini nel corso del tempo. Quando il pullman si fermò raccoglie esperienze, frammenti di vita, memorie, sentimenti e malinconie che creano, attraverso le tante vicende vissute sulla propria pelle da parte di Giaracuni, un legame forte tra scrittore e lettore. Inoltre, un tocco in più è dato dalle varie immagini sparse nel libro che s’inseriscono nel testo, quasi fossero parole chiavi per attirare l’attenzione del lettore su qualcosa in particolare del racconto