Durata Dvd 88"
Il Salento, estrema punta meridionale della penisola italiana, è caratterizzata per la presenza di una particolare specie di ragno, indagato per secoli da medici, musicologi e antropologi. La Taranta è un ragno mitico, ma reale che appare come simbolo egemonico della cultura salentina: questo piccolo animale pizzicava soprattutto le donne, iniettando un veleno neutralizzabile solo attraverso il ballo che avveniva al suono della pizzica- musica terapeutica suonata per guarire- per poi recarsi alla cappella di San Paolo a Galtina per chiedere la grazia. Musica e poesia nel film, sono le chiavi per aprire i confini del territorio e passare attraverso sogni e realtà: esplorando il Salento quale metafora del Sud-Italia, si raccontano storie di donne oppresse, di emigranti e braccianti che cantavano canzoni d’amore e di lavoro sotto il sole cocente. Le loro memorie e narrazioni, il loro modo di cantare e di suonare oggi si confronta con l’esplosione musicale della pizzica che ritorna dal passato con il suo carico simbolico e prende corpo in un festival, La Notte della Taranta, capace di attirare in agosto a Melpignano, piccolo centro della Grecìa salentina, migliaia di appassionati di musica e di turisti contagiati dal ritmo travolgente dei tamburelli e dal suono di una grande orchestra popolare composta da oltre sessanta cantanti e musicisti. Una clamorosa festa di popolo ha preso il posto al dolore che, fino agli anni Settanta, affliggeva le persone morse dalla taranta e loro famiglie. Nonostante trasformazioni e contaminazioni musicali, la pizzica svolge ancora una funzione liberatoria: costringe tutti a ballare senza sosta, fino all’alba, come in un clamoroso rito collettivo. Protagonisti del film sono gli anziani poeti-cantori-contadini del Salento, le anziane cantanti-contadine, le cantanti e i musicisti dell’Orchestra della Notte della Taranta, con la partecipazione di Pino Zimba, guidati dal maestro concertatore Ambrogio Sparagna, le poetesse e i poeti del laboratorio sulla parola e sulla scrittura di testi poetici guidati dal maestro s/concertatore Giovanni Lindo Ferretti. Un’esperienza collettiva che nutre lo spirito musicale del territorio e segna la continua trasformazione della musica popolare.