Hanna Korszla è una delle 1.700.000 badanti presenti in Italia, vive in Salento da tre anni insieme a Gina e Antonio, un anziano ultraottantenne malato di Alzheimer, di cui si occupa costantemente. Violka è sua figlia, diciannovenne polacca senza lavoro. Le vite di Hanna e Violka si incontrano come in uno specchio scambiando i propri ruoli nella cura di ‘Ntoni. E’ così che Hanna può finalmente ritornare in Polonia a riabbracciare il resto della sua famiglia confrontandosi con un presente e con un passato difficile, mentre Violka, badante-bambina, fa i conti con un soggiorno che non si rivela essere proprio “una vacanza”.
“Hanna e Violka” è un film sulla trasformazione, quella privata delle protagoniste a confronto con differenti ruoli, e quella sociale dell’Italia che invecchia, della famiglia che cambia, delle straniere venute dall’Est per diventare quasi “di famiglia” . E’ un film sulla migrazione di oggi e sulla straordinaria capacità delle donne di affrontare con forza e ironia le dure sfide del quotidiano.
Credits
Soggetto: Rossella Piccinno | Sceneggiatura: Rossella Piccinno, Nicolas Gray, Maggie Armstrong | Regia: Rossella Piccinno | Camera: Rossella Piccinno | Cast: Antonio Cacciatore, Hanna Korszla, Violka Korszla, Giovanna Margarito | Montaggio: Rossella Piccinno | Assistenza al montaggio: Tommaso del Signore | Musica: Marco Mattei, Marco Pierini| Produzione: Rossella Piccinno, DakhlaVision, Variemani | Co-produzione e distribuzione: Kurumuny, Anima Mundi edizioni | Con il sostegno di: Apulia Film commission | In collaborazione con: Naemi, forum di donne native e Migranti | durata: 56’ | Italia 2009
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Festival:
- novembre 2009: Med Film Festival, Roma.
- dicembre 2009: Festival del cinema italiano di Istambul, Istambul, Turchia.
- Dicembre 2009: Festival Obiettivi sul lavoro, Roma.
- Gennaio 2010: Bari International Film festival.
- Marzo 2010: World Film festival, Tartu, Estonia
- Aprile-Maggio 2010: Doc in Tour, rassegna itinerante nelle sale cinematografiche dell’Emilia Romagna.
Premi:
- novembre 2009: Vincitore del Premio Open Eyes 2009 come Miglior Documentario Internazionale al Med Film Festival.
Motivazione:
Per la sensibilità poetica con cui si racconta una vicenda privata, che coinvolge due famiglie, una italiana e una polacca, testimoni dirette delle trasformazioni dell’Europa di oggi, tra migrazioni e cambiamenti sociali.
- dicembre 2009: Vincitore del festival Obiettivi sul Lavoro come Miglior Film Documentario:
Motivazione:
La regista, attraverso una scelta oculata ed efficace del soggetto, ha dimostrato profondità di analisi e metodo. Il linguaggio ancora non completamente maturo del film è controbilanciato da una notevole sensibilità nel cogliere momenti di vita intensi e significativi. In particolare la scelta della protagonista, una donna carica di energia umana e simpatia, permette di andare in profondità nella narrazione di una vicenda lavorativa estrema in contesto sociale ricco di contraddizioni come quello dell’Italia rurale.