pp.272, brossura
Il volume, attraverso alcune ricerche condotte dall'Osservatorio Provinciale sull'Immigrazione (OPI) di Lecce, analizza, nel suo complesso, la situazione immigratoria in Italia e nel Salento
In Puglia spesso si parla solo di "emergenza" e di "sbarchi clandestini", mentre migliaia di cittadini stranieri stabili sul territorio da un quarto di secolo rimangono privi di ogni attenzione. Si capiscono quindi le difficoltà di presentare il problema immigratorio per quello che è in realtà: un normale fenomeno sociale bisognoso di politiche adeguate e non di Centri di permanenza temporanea, presentati - con il contributo determinante dei media - come Centri d'accoglienza.
L'OPI si è trovato, in solitudine, a contrastare le politiche di un'emergenza inventata, che ha lacerato il tessuto sociale ed arricchito i locali "imprenditori della solidarietà".
Le indagini sono state condotte con il metodo della ricerca-azione: conoscere per modificare il reale sociale. Ciò presuppone una partecipazione attiva e un confronto con il territorio, per sollecitare interventi sociali in risposta ai problemi emersi.
Per i ricercatori dell'OPI essere nelle strade, nelle abitazioni e in tutti i luoghi praticati dai migranti è uno stile di vita, un modo d'essere, una cultura prima che una metodologia di ricerca. Significa fare ricerca con e tra i migranti, vivere con loro e partecipare i loro problemi.
Luigi Perrone è docente di Sociologia delle migrazioni e delle culture presso l'Università degli Studi del Salento. Coordina l'Osservatorio Provinciale sull'Immigrazione (OPI) di Lecce e il Dottorato di ricerca in Sociologia delle migrazioni e delle culture. Collabora con riviste italiane e straniere. Tra le sue ultime pubblicazioni: Da straniero a clandestino. Lo straniero nel pensiero sociologico occidentale (Liguori, 2005); Porte chiuse. Culture e tradizioni africane nelle storie di vita degli immigrati (Liguori, 2003).