pp. 396, brossura
Il proverbio nasce con l’Uomo: é la necessità di ricordare a se stesso e di tramandare alle proprie generazioni, con una breve frase composta da semplici parole, facile da tenere a mente, gli eventi naturali, le necessità materiali, le sue prime esperienze; poi, col volgere dei millenni, viene lentamente forgiato a misura di tutti i sentimenti umani, di tutte le sue vibrazioni , moti, impulsi e si trasforma in regola di vita, consiglio, aforisma fino a diventare massima. Nato con l’Uomo ovviamente nella sua stessa culla, il favoloso e splendido Oriente, troviamo inconfutabili e sorprendenti testimonianze della sua lontanissima esistenza nel sanscrito dei millenni addietro, nei geroglifici egizi, nei papiri arrotolati ritrovati dopo secoli di profondo sonno nelle caverne del Mar Morto, nelle opere degli Immortali dell’antica Grecia e dell’era romana. Ma la grande epoca d’oro del proverbio è il medioevo. Il proverbio medievale, sparsosi per tutte le terre d’Europa, era in genere rozzo e triviale; poi, a contatto con quelli delle terre d’Oriente, che avevano un’ispirazione più elevata e più raffinata e contenevano uno spirito più acuto di osservazione e di penetrazione dei sentimenti umani, si ingentilì fino a divenire quello che oggi é conosciuto. Di questi attuali proverbi é formata la presente raccolta, che a scienza dell’Autore é unica nel suo genere, e il cui obiettivo é di trasportare il lettore in Paesi lontani, sconosciuti; porlo a contatto con la vita intima di quei popoli, cercare di farli comprendere; mettere in evidenza, ove esista, la diversità di pensiero fra quelli e noi e, ove non ve ne sia, farne risaltare l’identità, in ispecie sui temi morali e su quelli fondamentali della vita dell’uomo.