pp.96 brossura
L’uomo che ha sempre altro da fare (l’autore ama definirlo “romanzino nevrastenico”) è un divertissement con risvolti di sconvolgente ironia. Con una scrittura rapidissima e chiara si raccontano le disavventure di Gino, “magro, un poco storto, con il cranio rasato a palla”, ma dallo sguardo magnetico.
Ha un sogno: chiudersi nello studio e inchiodato alla sua bella maestosa Sedia occuparsi esclusivamente degli amati francobolli che gli danno da vivere.
Invece deve fare i conti con tre donne che da lui pretendono chissà cosa. Anche quando è fuori non ha requie: incontri inquietanti, decisioni estreme, forbici e coltelli….