pp.75, brossura
Il mare da sempre ha stuzzicato ed acceso la curiosità nell'uomo che, sin dall'inizio dei tempi, ha cercato di esplorarlo, prima con mezzi rudimentali, poi, pian piano, cercando di perfezionare le sue conoscenze, è arrivato alle imbarcazioni attuali. Non si può andare per mare senza amarlo, viverlo nei giorni infuocati dal sole, nelle gelide notti, nelle albe di speranza, nei sogni da realizzare dopo una pescata fortunata.
In queste pagine Ottavio Renzo Menichelli ha rappresentato, con umiltà, alcune vicende di vita vissuta.
Ipersonaggí, i cui nomi sono di fantasia, hanno dedicato la loro vita al mare, e qualcuno di essi continua ancora a farlo, sfidandolo quotidianamente, rispettandolo quotidianamente. Anche se qualcuno di loro ha pianto la sua disperazione, perché colpito dalla sua ira, ha continuato ad amarlo e venerarlo, senza arrendersi, senza barattarlo con altri mestieri, trovando in lui la forza di vivere.
Povera ed umile gente di mare che ha saputo vivere con dignità, costruendosi attorno, con tenacia, qualcosa da lasciare ai figli, alle future generazioni.
Il pescatore non ha tregua, non ha riposo, non ha vacanza, specialmente quello di qualche anno fa quando non c'era il fermo pesca, e si riposava solo quando il mare era in burrasca.
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