pp.176 brossura
Paradossi politico-culturali dell’era digitale
La crisi della democrazia rappresentativa e lo sviluppo di nuove forme di partecipazione dal basso attraverso Internet sono due processi che, in barba alle previsioni dei profeti della “democrazia elettronica”, sembrano progredire parallelamente, senza trovare un punto di convergenza. La tesi proposta in questo libro è che le cause non vanno cercate solo nella resistenza della casta politica nei confronti di un medium che ne mette in discussione il monopolio professionale: il vero problema è che la cultura di Internet esprime una vocazione “impolitica”. L’interesse dei “cittadini della Rete” si concentra sulla democratizzazione dell’economia e sulle relazioni personali più che sulla politica, la quale viene vissuta come ostacolo alla libera evoluzione della tecnica, del mercato e di nuovi stili di vita, più che come arena in cui impegnarsi per promuovere gli interessi della società civile. La diffusione dei nuovi media favorisce inoltre la tendenza alla privatizzazione dello spazio pubblico, alimentando l’illusione che si possa fare a meno della politica. Un’illusione che non solo non contribuisce a indebolire il potere politico, ma ne determina l’imbarbarimento, favorendo derive carismatiche e populiste
Carlo Formenti insegna Teoria e tecnica dei nuovi media nell’Università del Salento, dopo una lunga carriera giornalistica (è stato caporedattore del mensile “Alfabeta” e redattore del “Corriere della Sera” con il quale ancora collabora). È autore di numerosi saggi sul rapporto tra le nuove tecnologie e le trasformazioni sociali, fra i quali Incantati dalla Rete (Cortina 2000), Mercanti di futuro (Einaudi 2002), Cybersoviet (Cortina 2008).