Maravà piedi di gomma + cd audio

De Santis Gianni
Dello stesso autore
Editore/Produttore: LUPO EDITORE
EAN: 9788895861524



pp.160 brossura + Audiolibro in formato Mp3

Una sequenza di lettere ad un amico permette ad un giovane uomo, condannato all’immobilità su una sedia a rotelle, di ricostruire la sua vita.

Accanto alle memorie familiari e alla narrazione di esperienze personali (l’emigrazione a Milano in età infantile, l’emarginazione scolastica, il lavoro precoce, le fantasie amorose dell’adolescenza ed alcune relazioni), spiccano i ricordi condivisi, andando a ripercorrere una intensa, fraterna storia di amicizia.

Antonio (l’Io narrante) e Raffaele fin da bambini hanno spartito tutto, dai giochi agli affetti, dalle delusioni ai progetti, simboleggiati nel sogno di avere i “piedi di gomma” come i primi astronauti sbarcati sulla Luna, per “volare” verso la vita. Ma il “volo” tradisce prima Raffaele, che perde l’uso delle gambe dopo un tuffo rischioso, e più tardi lo stesso Antonio, che a causa di un incidente finisce a trent’anni col condividere la sorte dell’amico, al quale decide appunto di scrivere da una clinica dove il fallimento di un’operazione chirurgica gli ha rivelato l’irreversibilità della sua condizione.

Ecco allora che la storia dei due amici porge l’esempio di come sia possibile “librarsi” anche nella sofferenza e dalla prigionia del corpo: nel ricordo, nell’amore indissolubile che li lega fin dall’infanzia.

 

I personaggi che popolano la storia sono delineati con efficacia, ora con un riuscito tratto da “macchietta” (come nel caso dei milanesi) ora con l’attenta sensibilità al loro complesso profilo, come per le figure familiari, per Maria (presenza femminile costante nell’universo sentimentale del protagonista) e per lo stesso protagonista.

Lo stile narrativo (una “texture” densa di intrecci diretti dal filo conduttore del ricordo) coinvolge, senza “buonismi” e in grande autenticità, in una vicenda di sapore emblematico, vivacizzata a volte da espressioni dialettali e/o squarci di memoria che non cedono all’intimismo, raggiungendo un buon equilibrio anche nella rappresentazione degli ambienti.

Il romanzo, arricchito da momenti di vera ispirazione poetica,  è adatto a tutti per l’intensità del messaggio che trasmette

Devono essere sicuramente di gomma i piedi dei primi astronauti sbarcati sulla Luna, per consentire loro la lievità degli angeli.

È quello che credono due ragazzini legati fin dalla prima infanzia da un ferreo vincolo di amicizia e dal sogno condiviso di volare: verso il futuro, verso la vita.

Ma la vita a volte separa, e dal sud semplice e agreste in cui è nato, dagli odori di zàgare e di tabacco, nella delicata età della crescita Antonio si trova quasi sperduto nelle solitudini e nelle fatiche di una precoce emigrazione.

Solo il pupazzo Santiago accoglie i suoi pensieri, le ansie, la sua sete di avventura, mentre decine di lettere mantengono vivo il rapporto con Raffaele, l’amico di sempre, che lo aspetta ogni estate.

Al paese c’è anche Maria ad attenderlo, col suo amore sfuggente e possessivo, con i suoi sogni incapaci di venire a patti con la realtà, con il suo tormento.

Antonio, Raffaele, Maria segnano tutti di “volare”, ciascuno a modo suo, andando incontro ad un destino che tradisce la loro giovane esistenza; ma è soprattutto per i due amici che la comune esperienza del dolore si rivela densa di significato, manifestando una insospettabile bellezza.

Il romanzo parla di questa preziosa scoperta, di mostrando come dalla prigionia del corpo possano spuntare ali per lo spirito e grata consapevolezza degli affetti da cui si sono ricevuti gioia e nutrimento.

Una intensa storia umana, un inno alla vita e all’amicizia

 


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€ 13,00
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Disponibilità: 1 (Disponibilità limitata)

pp.160 brossura + Audiolibro in formato Mp3

Una sequenza di lettere ad un amico permette ad un giovane uomo, condannato all’immobilità su una sedia a rotelle, di ricostruire la sua vita.

Accanto alle memorie familiari e alla narrazione di esperienze personali (l’emigrazione a Milano in età infantile, l’emarginazione scolastica, il lavoro precoce, le fantasie amorose dell’adolescenza ed alcune relazioni), spiccano i ricordi condivisi, andando a ripercorrere una intensa, fraterna storia di amicizia.

Antonio (l’Io narrante) e Raffaele fin da bambini hanno spartito tutto, dai giochi agli affetti, dalle delusioni ai progetti, simboleggiati nel sogno di avere i “piedi di gomma” come i primi astronauti sbarcati sulla Luna, per “volare” verso la vita. Ma il “volo” tradisce prima Raffaele, che perde l’uso delle gambe dopo un tuffo rischioso, e più tardi lo stesso Antonio, che a causa di un incidente finisce a trent’anni col condividere la sorte dell’amico, al quale decide appunto di scrivere da una clinica dove il fallimento di un’operazione chirurgica gli ha rivelato l’irreversibilità della sua condizione.

Ecco allora che la storia dei due amici porge l’esempio di come sia possibile “librarsi” anche nella sofferenza e dalla prigionia del corpo: nel ricordo, nell’amore indissolubile che li lega fin dall’infanzia.

 

I personaggi che popolano la storia sono delineati con efficacia, ora con un riuscito tratto da “macchietta” (come nel caso dei milanesi) ora con l’attenta sensibilità al loro complesso profilo, come per le figure familiari, per Maria (presenza femminile costante nell’universo sentimentale del protagonista) e per lo stesso protagonista.

Lo stile narrativo (una “texture” densa di intrecci diretti dal filo conduttore del ricordo) coinvolge, senza “buonismi” e in grande autenticità, in una vicenda di sapore emblematico, vivacizzata a volte da espressioni dialettali e/o squarci di memoria che non cedono all’intimismo, raggiungendo un buon equilibrio anche nella rappresentazione degli ambienti.

Il romanzo, arricchito da momenti di vera ispirazione poetica,  è adatto a tutti per l’intensità del messaggio che trasmette

Devono essere sicuramente di gomma i piedi dei primi astronauti sbarcati sulla Luna, per consentire loro la lievità degli angeli.

È quello che credono due ragazzini legati fin dalla prima infanzia da un ferreo vincolo di amicizia e dal sogno condiviso di volare: verso il futuro, verso la vita.

Ma la vita a volte separa, e dal sud semplice e agreste in cui è nato, dagli odori di zàgare e di tabacco, nella delicata età della crescita Antonio si trova quasi sperduto nelle solitudini e nelle fatiche di una precoce emigrazione.

Solo il pupazzo Santiago accoglie i suoi pensieri, le ansie, la sua sete di avventura, mentre decine di lettere mantengono vivo il rapporto con Raffaele, l’amico di sempre, che lo aspetta ogni estate.

Al paese c’è anche Maria ad attenderlo, col suo amore sfuggente e possessivo, con i suoi sogni incapaci di venire a patti con la realtà, con il suo tormento.

Antonio, Raffaele, Maria segnano tutti di “volare”, ciascuno a modo suo, andando incontro ad un destino che tradisce la loro giovane esistenza; ma è soprattutto per i due amici che la comune esperienza del dolore si rivela densa di significato, manifestando una insospettabile bellezza.

Il romanzo parla di questa preziosa scoperta, di mostrando come dalla prigionia del corpo possano spuntare ali per lo spirito e grata consapevolezza degli affetti da cui si sono ricevuti gioia e nutrimento.

Una intensa storia umana, un inno alla vita e all’amicizia

 

Dettagli
DatiDescrizione
EAN9788895861524
AutoreDe Santis Gianni
EditoreLUPO EDITORE
Data pubblicazione2009/03
CategoriaNarrativa
Pagine158
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