"Come le onde del mare aggrediscono lo scoglio e nel tempo lo rendono sempre diverso, lasciando dei solchi visibili nella roccia dati dall'acqua, così i nostri cuori e le nostre anime non potranno mai tornare a essere come erano prima...". La pandemia, che ci ha sorpresi e travolti nel marzo 2020, è al centro di un libro intenso e struggente. Un diario personale che diventa documento storico collettivo e che nasce dal bisogno di raccontare e di raccontarsi. Stefania Papa registra i fatti che accadono, con sincerità e trasporto, soffermandosi, in particolar modo, sugli effetti psicologici devastanti di questo evento, che ha impedito soprattutto ai bambini di socializzare e di crescere in un ambiente sano per molti mesi. Dopo le incertezze iniziali e le mille paure, il percorso di accettazione dell'autrice porta al riconoscimento di un cambio definitivo e radicale nella vita quotidiana, vissuto con tenacia, perché "ciò che permette di andare avanti quando niente va bene non è l'amore per la vita, ma il coraggio e la speranza del domani". Tra dubbi, angosce e attese, il mare diventa allora metafora del nostro continuo divenire. Sfidando gli ostacoli, il dolore e il tempo. Nel segno della resilienza. Un testo che ci invita a riconsiderare la nostra esistenza, cercando nuove prospettive e dando valore alle cose che davvero contano.