pp.91 brossura 16x23 illustrato foto b/n Nel 1855, Giuseppe Serino, su commissione di Giuseppe Castiglione di Gallipoli, compila le Memorie sulla Terra di Parabita e sue antichità. Un documento, almeno per Parabita, di straordinaria importanza; non solo dal punto di vista storiografico ma anche sociologico e antropologico. E fra gli storiografi salentini del secondo ottocento si pone come uno dei primi documenti che affrontano l`analisi di un piccolo centro di periferia da diverse angolazioni. De Giorgi e Arditi solo molti anni dopo condurranno con piglio da analisti scientifici (sono ambedue di formazione positivistica) le vicende dei comuni di Terra d` Otranto. Certo, lo scritto del Serino non esaurisce la storia di Parabita, che ha un quadro di riferimento non indifferente per i numerosi contributi che ha saputo dare alla storia più complessiva del Salento e dell` Italia. Restano aperte le questioni relative alla esistenza della antica Bavota, alla sua ubicazione, alla derivazione del suo nome, alla etimolgia della voce "Parabita` agli insediamenti preistorici, ecc. Un lavoro non indifferente che il Laboratorio e l`Archivio Storico Parabitano si prefiggono di condurre nei prossimi anni. Per continuare l` opera di ricostruzione, paziente e continua, della storia di una piccola comunità salentina, la nostra storia. INDICE Presentazione e Premessa Profilo storico - I Domenicani in Terra d`Otranto - Il Convento domenicano di "S. Maria humilitatis" Materiali da costruzione La struttura conventuale Progetto per un museo del manifesto Riuso: condizioni e finalità Allegati storici Allegati grafici Note Riferimenti bibliografici Note biografiche