pp.96 brossura 17x25 illustrato completamente a colori
La cultura classica ha imposto per secoli una mentalità in cui il valore delle cose dipende, quasi sempre, da ciò che è considerato eccellente, esemplare, oppure nobile, gentilizio, raffinato e solenne. Questa visione è presente soprattutto nelle arti, e fra tutte, anche nell`architettura, l`arte del costruire. Ecco, quindi, considerare grandi opere architettoniche, edifici maestosi plasmati dall`estro dell`uomo, che ha ben saputo manipolare la pietra creando decori e ornamenti. Questa mentalità, ha fatto sorgere fra gli studiosi dell`architettura, atteggiamenti di discriminazione nei confronti di opere architettoniche apparentemente semplici, nude, spoglie, disadorne, come i ripari trulliformi in pietra a secco del Salento, abitazioni temporanee rurali, frutto della civiltà contadina degli ultimi secoli. Grezzi, ruvidi, dalla parvenza quasi trogloditica, i ripari trulliformi in pietra a secco nascondono, però, nella loro struttura, una delle tecniche edificatorie più antiche ed efficienti per la risoluzione del tetto, quella della tholos. L`architettura non è solo arte, ma anche scienza, tecnica, ed è con la tecnica della tholos che si sono realizzati alcuni grandi edifici del passato, che certo non difettavano di classe e maestosità. Non era, forse, classica e regale, la tomba micenea "Tesoro di Atreo"? In questo interessante viaggio, nel mondo della pietra a secco, Francesco Calò, con uno stile schietto, privo di fronzoli, svela tutti i particolari delle abitazioni rurali a tholos del Salento, arrischiando, in modo discreto, uno studio e una ricerca sulla loro origine ed in particolare sull`origine della loro tecnica costruttiva. Una ricerca obbligata, come per ricostruire le tracce del passato salentino. Tracce che potrebbero svanire, come evidenzia l`Autore, se non si approntano in- ferventi di recupero e tutela. Dal suo lavoro, infatti, si avverte questa preoccupazione, poiché il tempo abbatte, demolisce e disperde anche questo patrimonio....