pp.208 Roma, anni Sessanta. Manlio Bini, figlio di un noto direttore di una potente multinazionale, decide, insieme alla sua eterna amica Maria Chiara, di abbandonare il suo monotono lavoro di responsabile in un’azienda per avventurarsi nel mondo del cinema, suo grande amore da sempre. Lesto, furbo, spregiudicato e senza tante remore morali, Manlio riesce ad appropriarsi di tutto quello che di più negativo il palcoscenico cinematografico offre, scendendo a squallidi compromessi e vivendo torbide storie. Intrighi passionali, avventure ai limiti della decenza, pericolose conoscenze lo portano in breve tempo alla ribalta delle cronache nazionali e alla fin troppo facile notorietà. Basterà poco per dare una svolta alla sua vita e anche l’amore, prima sentimento a lui del tutto sconosciuto, contribuirà a fargli rivedere rapidamente la propria turbinosa esistenza. In una giornata qualunque, tra le verdi pianure irlandesi e alla soglia di una anzianità sempre più evidente, una burla diffusa su un social network farà ritornare in lui tutto quel passato ingoiato avidamente ma mai totalmente digerito.