pp.140, brossura Il secondo libro di Pino De Luca edito nella collana "I racconti del Terroir" dopo il successo del primo volume, Le rape di Santino, consegna ai lettori una nuova e intrigante storia impreziosita dall’immagine in copertina firmata da Angelo Arcobelli, in arte WeA. E dalle rape alle pittule il passo è breve. Precisamente ventisei giorni. Si conclude a San Martino, infatti, il primo romanzo noir di Pino De Luca dove sullo sfondo di una immaginaria San Marcellino si consuma l’omicidio di Menella. Non una donna qualsiasi ma il primo amore del professore di latino e greco che ha scelto di vivere da solo nella sua Villa in campagna. Tra gli amati libri e la sua cucina il baluardo che lega i sapori di tradizioni ancestrali al senso della convivialità e dell’amicizia più autentica. Soprattutto quella con Dario "Cipolla" che nel secondo libro della tetralogia, Trappole, ritroviamo in coppia con Santino alle prese con un nuovo caso che sposta la scena del crimine a Brindisi. La vigilia dell’Immacolata è alle porte. Victor detto lo zingaro, perché di origini bosniache, appena uscito dal carcere, viene freddato mentre è in compagnia di suo figlio Vladi che resta ferito. Chi lo ha ucciso e perché? Una nuova storia, un romanzo di formazione per alcuni personaggi chiave già nel primo romanzo di cui è possibile notare l’evoluzione, il taglio psicologico che si fa sempre più preciso e i temi sociali che lo scrittore Pino De Luca - è il caso di dire - sa "cucinare" e servire con sobrietà ma analisi chirurgica. A differenza del primo, occupano la scena anche le donne: Betty, Matilde, Daniela... ma lasciamo al lettore il gusto di scoprire connessioni e intrecci che portano alla risoluzione del caso arrivando a scandire un nuovo tempo... quello della magia della Notte di Natale.