formato cm 17x24, brossura, illustrazioni bianco/nero
Quelli ricostruiti in questo ultimo lavoro sono anni segnati da profondi mutamenti, seguiti allo scandalo suscitato dall’inchiesta “Mani pulite”, che modificarono lo scenario politico italiano.
Dopo il PCI, che nel 1991 era approdato con grande travaglio e rotture traumatiche al PDS, la DC si trasformò in Partito Popolare Italiano, riprendendo il nome adottato dal partito cattolico nel 1919; anche il Partito Popolare però non vide la confluenza di tutti gli ex democristiani, alcuni dei quali imboccarono strade diverse.
Il MSI-Dn dava origine ad Alleanza Nazionale, mentre andranno a sparire formazioni di lunga tradizione democratica quali il PSI, il PSDI ed il PLI. Nasceva infine Forza Italia con la scesa in campo di un imprenditore, Silvio Berlusconi, il cui obbiettivo era quello di opporsi alla possibile affermazione della sinistra.
Cambiava anche il sistema elettorale passando dal proporzionale al maggioritario, determinando in tal modo la formazione di alleanze tra i partiti.
Un sistema che nella sua prima applicazione, nelle elezioni politiche del 1994, vide l’affermazione di Silvio Berlusconi che portava nel governo i post fascisti di Gianfranco Fini.
A Taranto la vittoria di Giancarlo Cito si dimostrava non una parentesi, più o meno breve, nella vita cittadina, ma il prologo ad un’operazione politica che rendeva strategicamente stabile la presenza della destra al governo della Città, sino al disastroso epilogo dell’esperienza Di Bello sfociata nel dissesto e nel fallimento del Comune di Taranto.