pp.142, brossura con illustrazioni a colori.
Il volume rappresenta il primo saggio, a carattere storico-antropologico, sul santuario della Madonna della Campana a Casarano, da secoli centro nevralgico di un culto che ha richiamato a sé una moltitudine di fedeli. Attraverso una scrupolosa analisi dei documenti storici e un'accurata ricerca etnografica sul campo, l'autore si pone l'obiettivo non solo di indagare le origini del santuario e del culto, ma anche di leggere le trasformazioni cui la festa - organismo tutt'altro che statico e immutabile - è andata incontro nel corso del tempo, al mutare delle condizioni economiche e sociali. Il volume è corredato dall'appendice curata dal prof. Luigi Marrella e dalla premessa del prof. Eugenio Imbriani. Collana "Quaderni di Kèfalas e Acindino", n. 16.
Dall'introduzione: «Nell’enucleare gli aspetti peculiari della festa e del culto della Madonna della Campana, si offrono alcune chiavi di lettura ai fini della loro interpretazione storico-culturale. Innanzitutto s’inquadra il santuario all’interno del contesto dei luoghi e delle pratiche di pellegrinaggio; da qui si passa a discutere la questione dell’uso cultuale delle immagini, intorno al quale molti culti religiosi cristiani trovano il loro sviluppo; si approfondisce, poi, la relazione tra tempo festivo, tempo mitico-rituale e cicli naturali nel contesto delle società agricole tradizionali; infine, con uno sguardo al presente, ma proiettati verso il futuro, ci si interroga sulla logica che tiene insieme i nuovi stili di vita e le forme tradizionali del (ri)farsi festivo».