Il Mediterraneo nella cartografia ottomana (coste, porti, isole negli atlanti di Piri Reis)

Salierno Vito
Dello stesso autore
Editore/Produttore: CAPONE EDITORE
EAN: 9788883491337



pp.112 form. 21x29,7 cm,
cartonato con sovraccoperta, a colori

Il Libro: La cartografia islamica del Mediterraneo non è mai stata studiata nel suo complesso, anche se sono stati pubblicati molti importanti saggi e articoli, in particolare su mappe singole e sugli atlanti compilati da Piri Reis, l’ammiraglio della flotta ottomana nel Cinquecento, che fu autore di due versioni del Kitab-ï Bahriyye
[Il libro del mare], copiato ampiamente per tutto il XVII secolo. Il libro, di derivazione dagli isolari italiani, era rivolto all’uomo di mare nella sua prima versione, al collezionista e al bibliofilo nella sua seconda versione: di qui il successo dei molti manoscritti, decine dei quali si conservano tuttora.
L’analisi della cartografia islamica va dalla Geografia di Tolomeo, le mappe di Ibn Idrisi e le esistenti carte medievali sino all’opera di Piri Reis e dei suoi successori
quali Nasuh Matrakçi, Seyyid Nuh, Katib Çelebi, e i cosiddetti atlanti di Hümayun e ‘Ali Macar. Ampio spazio è stato dedicato alle descrizioni delle mappe di Piri Reis: coste, porti, isole dell’Italia, Francia, Spagna, paesi del Maghreb, Egitto, Grecia, Turchia, e isole principali nel Mediterraneo.
 
The Islamic Cartography of the Mediterranean has never been studied on its whole complex, even though many qualified essays and articles have been published, in particular on single maps and on the atlases compiled by Piri Reis, the 16th c. admiral of the Ottoman fleet, who was the author of two versions of the Kitab-ï Bahriyye [The Book of the Sea], which was copied extensively in the 17th century.
This book, closely derived from Italian isolari, was directed to the mariner in its first version, to the collector and book amateur in its second version: hence the success of the many manuscripts, tens of which are still extant.
The analysis of the Islamic cartography goes from Tolomeus’ Geography, the maps of Ibn Idrisi and the extant Middle-age charts to the work by Piri Reis and his followers such as Nasuh Matrakçi, Seyyid Nuh, Katib Çelebi, and the so-called Hümayun’s and ‘Ali Macar’s atlases. Much space has been devoted to the descriptions of the maps by Piri Reis: coasts, ports, isles of Italy, France, Spain, the Maghreb countries, Egypt, Greece, Turkey, and the main isles in the Mediterranean. 
 
L’Autore: VITO SALIERNO lavora da sempre nel campo della storia moderna e delle letterature comparate, con particolare riguardo a D’Annunzio, Tagore e Iqbal. Tra i suoi lavori storici più noti citiamo L’India degli dèi (1986), D’Annunzio e Mussolini (1988), Roma 1870 (1992), D’Annunzio e i Savoia (2006).
Nel campo della letteratura ha curato le edizioni delle lettere di D’Annunzio a Margherita Besozzi (2001), a Nietta Cassinari (2005) e a Barbara Leoni (2008); ha tradotto del poeta bengalese e premio Nobel Rabindranath Tagore il Gitanjali e Luna Crescente (1990) e del poeta-vate della nazione pakistana Muhammad Iqbal il Richiamo della carovana (2010).
Nel campo specialistico dell’islamistica, ha pubblicato nel 1963 un’Antologia della poesia urdu, nel 1972 un saggio storico-letterario Pakistan dal deserto alla vita, nel 2000 un saggio su I Musulmani in Puglia e in Basilicata, nel 2001 il romanzo La sultana, nel 2002 un saggio sulle Iscrizioni pseudocufiche in Puglia e Basilicata, nel 2004 un saggio Iqbal and Italy. Con la Capone Editore ha pubblicato nel 2006 I
Musulmani in Italia - secoli IX-XIX, nel 2007 ‘Iraq dai Sumeri a Saddam Husein, nel 2009 Alla riscoperta della Magna Grecia, e nel 2008 ha curato l’edizione di Yèmen, un viaggio a Sanâa nel 1877 di Renzo Manzoni.
 
 
Indice del volume: Introduzione; L’epoca di Solimano il Magnifico; La cartografia pre-ottomana: le fonti; La cartografia ottomana; L’Italia nel Kitab-ï Bahriyye; La cosiddetta mappa di Hajji Ahmed; Il Mediterraneo occidentale nel Kitab-ï Bahriyye; Le coste del Maghreb nel Kitab-ï Bahriyye; Le coste greche e turche nel Kitab-ï Bahriyye; La cartografia ottomana dopo Piri Reis; Note; Bibliografia generale.
 
 
Indice di alcune località italiane raffigurate nel libro (molte vedute vengono pubblicate per la prima volta al mondo): Adriatico con le città lungo la costa italiana: Venezia, le foci del Po, Cesenatico, Pesaro, Senigallia, Ancona, Recanati, Lanciano, Vasto, Lago di Varano, Manfredonia, Barletta, Molfetta, Bari, Brindisi, Lecce, Otranto, Capo Santa Maria, Gallipoli. Da nord, Muggia, le isole lungo la costa dalmata; Agrigento; Ancona con la sua fortezza. Si notano il porto detto Liman Anqona, la chiesa di Santa Maria di Portonovo o la Badia di S. Pietro che nella mappa è indicata come San Clemente
(Santa ki Manto), il monte Conero e il borgo di stirolo; Aspromonte; Bari; Brindisi con le torri all’ingresso del porto dette burj; Calabria; Capo San Vito con l’omonimo santuario e il convento dei Cappuccini; Capo Bruzzano; Capo dell’Arme con le torri omonime; Capo delle Colonne e quelli di Cimiti e di Rizzuto; Capo Passero; Capo Spartivento; Capo Vaticano; Catanzaro; Catona; Costa abruzzese con la città di Ortona e i borghi di Francavilla, di San Vito e le rispettive torri di guardia. Nell’interno
le città di Chieti, di Lanciano; Costa calabrese compresa tra Capo Trionto e Punta Alice con la città di Rossano, i borghi di Crosia e di Calopezzati e la città di Cariati. Le torri corrispondono a quelle di Trionto, di Santa Tecla; Costa laziale con Gaeta, di fronte l’isola di Ponza, quindi Terracina, la città di Roma, e infine Civitavecchia; Costa marchigiana. Il fiume Foglia, le città di Pesaro e di Fano, il ponte di pietra sul fiume Metauro; Costa tirrenica; Crotone con la sua fortezza, il capo delle Colonne, Capo
Bianco; di Fiumenicà, di Punta Alice di Primaro. La contrada di Cordigoro, la città di Comacchio all’interno delle valli omonime; Dino (Isola); Egadi; Eolie;
Ferrara, il monastero di San Giorgio ed il borgo omonimo; Gallipoli; Giovinazzo; Golfo di Genova con le isole di Capraia e Gorgona, la città di Piombino, La Spezia, la città di Genova, e infine Savona; Golfo di Squillace e Punta Stilo con le città omonime; Il fiume Metauro, confine tra Stato della Chiesa e Ducato di Urbino, la città di Senigallia lambita dal fiume Misa, la rocca di Fiumesino presso il corso d’acqua omonimo; Il versante meridionale del Gargano indicato nella mappa come “Regione di Puglia”
o Vilayet-i Puliye: da est a ovest, un monastero, il borgo di Mattinata, capo Sant’Angelo, la città di Manfredonia, la foce dell’Ofanto con le due torri di guardia e la città di Barletta; Isola di Sant’Andrea; Le Castella protesa nel mare; Lecce; Licata; Mantova; Mazara;Messina; Milazzo; Mola; Monopoli; Otranto; Palermo; Palizzi; Penisola salentina con Lecce, scalo di Lecce, porto di Lecce, Roca Vecchia, Otranto, Capo Santa Maria di Leuca, Tricase, Gallipoli; Penisola sorrentina e il golfo di Napoli: (da est a ovest) Capo Licosa, la città di Salerno, l’isola di Capri, i borghi di Vico e Castellammare, la città di Napoli, e l’isola di Ischia; Po e le rispettive foci: porto Fornaci, di Goro, dell’Abate, di Volana, di Magnavacca; Policastro; Reggio Calabria fronteggiata da quella di Messina; Sardegna; Scalea; Sciacca; Scicli; Sicilia; Sicilia nord-orientale; Siracusa; Stromboli; Taormina; Taranto con le isole Cheradi
che chiudono il mar Grande; Termoli; Trapani; Trieste; Tropea; Urbino; Vasto; Venezia.

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pp.112 form. 21x29,7 cm,
cartonato con sovraccoperta, a colori

Il Libro: La cartografia islamica del Mediterraneo non è mai stata studiata nel suo complesso, anche se sono stati pubblicati molti importanti saggi e articoli, in particolare su mappe singole e sugli atlanti compilati da Piri Reis, l’ammiraglio della flotta ottomana nel Cinquecento, che fu autore di due versioni del Kitab-ï Bahriyye
[Il libro del mare], copiato ampiamente per tutto il XVII secolo. Il libro, di derivazione dagli isolari italiani, era rivolto all’uomo di mare nella sua prima versione, al collezionista e al bibliofilo nella sua seconda versione: di qui il successo dei molti manoscritti, decine dei quali si conservano tuttora.
L’analisi della cartografia islamica va dalla Geografia di Tolomeo, le mappe di Ibn Idrisi e le esistenti carte medievali sino all’opera di Piri Reis e dei suoi successori
quali Nasuh Matrakçi, Seyyid Nuh, Katib Çelebi, e i cosiddetti atlanti di Hümayun e ‘Ali Macar. Ampio spazio è stato dedicato alle descrizioni delle mappe di Piri Reis: coste, porti, isole dell’Italia, Francia, Spagna, paesi del Maghreb, Egitto, Grecia, Turchia, e isole principali nel Mediterraneo.
 
The Islamic Cartography of the Mediterranean has never been studied on its whole complex, even though many qualified essays and articles have been published, in particular on single maps and on the atlases compiled by Piri Reis, the 16th c. admiral of the Ottoman fleet, who was the author of two versions of the Kitab-ï Bahriyye [The Book of the Sea], which was copied extensively in the 17th century.
This book, closely derived from Italian isolari, was directed to the mariner in its first version, to the collector and book amateur in its second version: hence the success of the many manuscripts, tens of which are still extant.
The analysis of the Islamic cartography goes from Tolomeus’ Geography, the maps of Ibn Idrisi and the extant Middle-age charts to the work by Piri Reis and his followers such as Nasuh Matrakçi, Seyyid Nuh, Katib Çelebi, and the so-called Hümayun’s and ‘Ali Macar’s atlases. Much space has been devoted to the descriptions of the maps by Piri Reis: coasts, ports, isles of Italy, France, Spain, the Maghreb countries, Egypt, Greece, Turkey, and the main isles in the Mediterranean. 
 
L’Autore: VITO SALIERNO lavora da sempre nel campo della storia moderna e delle letterature comparate, con particolare riguardo a D’Annunzio, Tagore e Iqbal. Tra i suoi lavori storici più noti citiamo L’India degli dèi (1986), D’Annunzio e Mussolini (1988), Roma 1870 (1992), D’Annunzio e i Savoia (2006).
Nel campo della letteratura ha curato le edizioni delle lettere di D’Annunzio a Margherita Besozzi (2001), a Nietta Cassinari (2005) e a Barbara Leoni (2008); ha tradotto del poeta bengalese e premio Nobel Rabindranath Tagore il Gitanjali e Luna Crescente (1990) e del poeta-vate della nazione pakistana Muhammad Iqbal il Richiamo della carovana (2010).
Nel campo specialistico dell’islamistica, ha pubblicato nel 1963 un’Antologia della poesia urdu, nel 1972 un saggio storico-letterario Pakistan dal deserto alla vita, nel 2000 un saggio su I Musulmani in Puglia e in Basilicata, nel 2001 il romanzo La sultana, nel 2002 un saggio sulle Iscrizioni pseudocufiche in Puglia e Basilicata, nel 2004 un saggio Iqbal and Italy. Con la Capone Editore ha pubblicato nel 2006 I
Musulmani in Italia - secoli IX-XIX, nel 2007 ‘Iraq dai Sumeri a Saddam Husein, nel 2009 Alla riscoperta della Magna Grecia, e nel 2008 ha curato l’edizione di Yèmen, un viaggio a Sanâa nel 1877 di Renzo Manzoni.
 
 
Indice del volume: Introduzione; L’epoca di Solimano il Magnifico; La cartografia pre-ottomana: le fonti; La cartografia ottomana; L’Italia nel Kitab-ï Bahriyye; La cosiddetta mappa di Hajji Ahmed; Il Mediterraneo occidentale nel Kitab-ï Bahriyye; Le coste del Maghreb nel Kitab-ï Bahriyye; Le coste greche e turche nel Kitab-ï Bahriyye; La cartografia ottomana dopo Piri Reis; Note; Bibliografia generale.
 
 
Indice di alcune località italiane raffigurate nel libro (molte vedute vengono pubblicate per la prima volta al mondo): Adriatico con le città lungo la costa italiana: Venezia, le foci del Po, Cesenatico, Pesaro, Senigallia, Ancona, Recanati, Lanciano, Vasto, Lago di Varano, Manfredonia, Barletta, Molfetta, Bari, Brindisi, Lecce, Otranto, Capo Santa Maria, Gallipoli. Da nord, Muggia, le isole lungo la costa dalmata; Agrigento; Ancona con la sua fortezza. Si notano il porto detto Liman Anqona, la chiesa di Santa Maria di Portonovo o la Badia di S. Pietro che nella mappa è indicata come San Clemente
(Santa ki Manto), il monte Conero e il borgo di stirolo; Aspromonte; Bari; Brindisi con le torri all’ingresso del porto dette burj; Calabria; Capo San Vito con l’omonimo santuario e il convento dei Cappuccini; Capo Bruzzano; Capo dell’Arme con le torri omonime; Capo delle Colonne e quelli di Cimiti e di Rizzuto; Capo Passero; Capo Spartivento; Capo Vaticano; Catanzaro; Catona; Costa abruzzese con la città di Ortona e i borghi di Francavilla, di San Vito e le rispettive torri di guardia. Nell’interno
le città di Chieti, di Lanciano; Costa calabrese compresa tra Capo Trionto e Punta Alice con la città di Rossano, i borghi di Crosia e di Calopezzati e la città di Cariati. Le torri corrispondono a quelle di Trionto, di Santa Tecla; Costa laziale con Gaeta, di fronte l’isola di Ponza, quindi Terracina, la città di Roma, e infine Civitavecchia; Costa marchigiana. Il fiume Foglia, le città di Pesaro e di Fano, il ponte di pietra sul fiume Metauro; Costa tirrenica; Crotone con la sua fortezza, il capo delle Colonne, Capo
Bianco; di Fiumenicà, di Punta Alice di Primaro. La contrada di Cordigoro, la città di Comacchio all’interno delle valli omonime; Dino (Isola); Egadi; Eolie;
Ferrara, il monastero di San Giorgio ed il borgo omonimo; Gallipoli; Giovinazzo; Golfo di Genova con le isole di Capraia e Gorgona, la città di Piombino, La Spezia, la città di Genova, e infine Savona; Golfo di Squillace e Punta Stilo con le città omonime; Il fiume Metauro, confine tra Stato della Chiesa e Ducato di Urbino, la città di Senigallia lambita dal fiume Misa, la rocca di Fiumesino presso il corso d’acqua omonimo; Il versante meridionale del Gargano indicato nella mappa come “Regione di Puglia”
o Vilayet-i Puliye: da est a ovest, un monastero, il borgo di Mattinata, capo Sant’Angelo, la città di Manfredonia, la foce dell’Ofanto con le due torri di guardia e la città di Barletta; Isola di Sant’Andrea; Le Castella protesa nel mare; Lecce; Licata; Mantova; Mazara;Messina; Milazzo; Mola; Monopoli; Otranto; Palermo; Palizzi; Penisola salentina con Lecce, scalo di Lecce, porto di Lecce, Roca Vecchia, Otranto, Capo Santa Maria di Leuca, Tricase, Gallipoli; Penisola sorrentina e il golfo di Napoli: (da est a ovest) Capo Licosa, la città di Salerno, l’isola di Capri, i borghi di Vico e Castellammare, la città di Napoli, e l’isola di Ischia; Po e le rispettive foci: porto Fornaci, di Goro, dell’Abate, di Volana, di Magnavacca; Policastro; Reggio Calabria fronteggiata da quella di Messina; Sardegna; Scalea; Sciacca; Scicli; Sicilia; Sicilia nord-orientale; Siracusa; Stromboli; Taormina; Taranto con le isole Cheradi
che chiudono il mar Grande; Termoli; Trapani; Trieste; Tropea; Urbino; Vasto; Venezia.
Dettagli
DatiDescrizione
EAN9788883491337
AutoreSalierno Vito
EditoreCAPONE EDITORE
Data pubblicazione2010/07
CategoriaArte
Pagine111
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