pp.208 brossura 15x21
Brigantaggio post-unitario nelle regioni del Mezzogiorno fa ancora udire i suoi echi. Molti inneggiano alle gesta di quei criminali senza scrupoli che la Giustizia ha ridotto all`impotenza. Ma c`è stato un momento in cui il potere politico soccombente ha fatto leva su questi delinquenti comuni? La lotta al brigantaggio è stata una «guerra di polizia»? Ovvero una «guerra di pulizia»?A queste domande l`autore ha cercato di dare delle risposte il più possibile esaurienti, anche se molte sono state le ritrosie incontrate negli archivi, molti gli egoismi di altri studiosi. Nonostante ciò, il lavoro risulta esauriente e completo e affronta, con un approccio diverso, le problematiche politiche e di polizia del periodo preso in esame. Nella ricerca delle fonti, l`autore ha privilegiato gli archivi cosiddetti minori (archivi Comunali e Parrocchiali) che gli hanno dato la possibilità di correggere alcune inesattezze anagrafiche e di Stato Civile riportate da altri. Questo lavoro getta una luce nuova sugli eventi vissuti dalle genti di Capitanata: ci offre uno spaccato inedito della nostra storia sociale e politica. Ci narra delle angherie subite dai nostri padri in quel tormentato periodo della storia d`Italia. È uno stimolo a rileggere la Storia ponendo l`accento sulle problematiche sociali del periodo pre, durante e post brigantaggio. Solo così potremmo giudicare con sufficiente obiettività quegli anni bui e di rivolgimenti. Saitto dà il suo contributo, soffermandosi maggiormente sulla Capitanata. Ci auguriamo che altri, seguendo il suo esempio, continuino la ricerca, senza tralasciare le azioni di guerra comunque intesa (di liberazione o di conquista).